Alla riunione del gruppo di contatto ad Abu Dhabi il Consiglio nazionale transitorio ha fatto sapere che per proseguire la lotta contro il Colonnello i ribelli hanno bisogno "di tre miliardi di dollari per i prossimi 4 mesi". Frattini: "Non allentare la pressione sul raìs". Intanto il Senegal offre aiuto a Gheddafi
Massiccia controffensiva delle truppe governative contro Misurata, la roccaforte principale dei ribelli libici in Tripolitania: secondo quanto denunciato da un portavoce degli insorti "migliaia di soldati lealisti stanno avanzando sulla città da ogni parte, e stanno cercando di entrarvi"
Il Colonnello resiste a quella che doveva essere una guerra lampo. La replica di Obama: "La pressione sul leader libico si intensificherà fino a quando non lascerà il potere". E i raid continuano: stamattina otto esplosioni hanno fatto tremare il centro di Tripoli. Intanto i ribelli guadagnano terreno e si avvicinano alla capitale
Continuano gli scontri in Libia. Le forze della Nato hanno colpito edifici dei media di Stato e il quartier generale dei servzi. Importante successo militare dei ribelli che hanno strappato alle forze fedeli al regime di Gheddafi la cittadina di Yafran, 70 chilometri a sud-ovest di Tripoli
La Russia invierà un suo inviato speciale a Bengasi e
a Tripoli per individuare e sperimentare i passi necessari affinché vengano rispettati i principi fissati al G8 con la
dichiarazione di Deauville ("Gheddafi lasci il potere e vada via"). Lo ha annunciato il presidente della Federazione Russa, Dmitrij Medvedev, al vertice trilaterale Italia-Russia-Usa
Gli ambasciatori dei Paesi della Nato hanno deciso di prolungare di 90 giorni il piano di azione militare dell’Alleanza Atlantica, che scade il prossimo 27 giugno. La guerra resta lampo solo sulla carta. Ieri la denuncia del regime libico: nei raid morti 718 civili e 4067 feriti
Il presidente sudafricano Zuma ha incontrato il Colonnello in qualità di rappresentante dell'Unione africana. Gheddafi è disposto ad accettare la road map per uscire dal conflitto, a cominciare dal "cessate il fuoco" che deve includere tutte le parti in causa. Bengasi respinge ogni trattativa. E la Nato continua a bombardare
Il presidente del Consiglio nazionale di transizione, Mustafa Abdel Jalil, sottolinea «il forte sostegno internazionale» alla rivolta e saluta con favore «la presa di posizione del G8»: «nessun negoziato sarà possibile» se Gheddafi e il suo regime non lasceranno il potere.
Cinque generali, due colonnelli e un maggiore hanno annunciato oggi a Roma il passaggio con i ribelli. Si schierano con il Consiglio Nazionale di Transizione anche alcune potenti tribù. La guerra, però, non sembra ancora arrivata alle battute finali.
Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, parlando in Bulgaria ha spiegato che la campagna militare in Libia sta raggiungendo obiettivi importanti. La pressione al regime del colonnello rimarrà fino a quando non si fermeranno tutti gli attacchi ai civili. Intanto il presidente sudafricano Zuma, in visita a Tripoli, cerca di convincere il raìs a lasciare il potere