Il lavoratore con almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro può ottenere un anticipo non superiore al 70% del Tfr. Anche il lavoratore che decida di destinare il proprio Tfr alla previdenza complementare, può conseguire un’anticipazione
, fino al 75%
Prima di scegliere dove destinare il proprio trattamento di fine rapporto, occorre valutare la disciplina applicata alle prestazioni in capitale. Indubbio il vantaggio dal punto di vista fiscale per i fondi pensione: gli anticipi per motivi di salute saranno tassati al 15 per cento
Le due tipologie di prestazioni: corrisposte in un’unica soluzione o rateizzate in maniera periodica. Ecco quando ricorrono le condizioni di scelta, tutti i casi, e i limiti, in cui è possibile chiedere la liquidazione.



La destinazione del Tfr a una forma di previdenza complementare è una "scelta obbligata" per tutti i lavoratori assunti dopo il 1° gennaio 1996