L'ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci non sono morti perché non c'era un'auto blindata o perché non avevano una scorta
C'è l'Adf dietro l'agguato. I tagliagole armati di Ak7 e machete. Indagine sulle armi usate dai ranger. Sentito il terzo italiano sequestrato e sopravvissuto. A Roma ieri sera le salme di Attanasio e Iacovacci
L'ex sottosegretario agli Esteri: "Il rischio è stato troppo sottovalutato"
La causa: "il contrasto tra ruandesi e ugandesi con le forze armate locali"
Quando hanno lasciato l'ambasciata di Kinshasa Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci sapevano bene d'esser diretti verso uno dei luoghi più maledetti d'Africa
Abbiamo visto la morte sul volto di Luca. Senza forze, nei suoi ultimi istanti. Una immagine di dolore universale, fuori del tempo, legata alla condizione umana
Neanche 31enne, di Sonnino (Latina), aveva appena comprato un'abitazione con la fidanzata
Luca Attanasio, il 43enne ambasciatore italiano ucciso in un agguato ieri mattina in Congo assieme al connazionale Vittorio Iacovacci, carabiniere di 30 anni che lo scortava, e all'autista Mustapha Milambo, temeva per la propria incolumità
Cordoglio unanime dei partiti. Vertice fra Draghi e il ministro degli Esteri. Che finisce nel mirino
Impegnato nel sociale con la moglie, lascia tre bimbe. Partito da Milano per una carriera lampo