La denuncia choc di un imprenditore siciliano che su Facebook ha pubblicato foto e video di quello che è successo la notte del 23 febbraio
Un imprenditore quasi 80enne di Caltrano (Vicenza) ha deciso di aiutare i suoi 150 dipendenti: "È un modo per gratificarli"
La vittima predestinata ha parato il lancio con lo sportello dell'auto. Così la sostanza sarebbe schizzata sul volto dell'aggressore, ferendolo gravamente
Coinvolto insieme al governatore della Calabria Oliverio nell’inchiesta sugli appalti pilotati
Un altro gesto di disperazione per un imprenditore. Questa volta, è stato un 37enne di Bra, che ha deciso di darsi fuoco per via della crisi che aveva colpito la sua azienda di distribazione ferramenta
"Conosciamo da tempo la storia di Sergio Bramini, un imprenditore che ha rischiato più volte di fallire per il mancato pagamento dei debiti della pubblica amministrazione. Lo Stato deve a Bramini ben 4 milioni di euro e per questo l’imprenditore ha già dovuto rinunciare alla propria casa. Sembrava che questo problema venisse affrontato con serietà e tempestività da parte del governo e invece apprendiamo che lo stesso Bramini venerdì rischia di subire il sequestro anche della propria azienda. Questo è uno scempio inaccettabile. Rivolgo un appello a Di Maio e Salvini perché si adoperino ed evitino questa tragedia perché per un imprenditore essere costretto a fallire perché lo Stato non paga i propri debiti una è sanzione, una penalizzazione che non è assolutamente accettabile. Mi aspetto che venerdì questo sequestro non abbia luogo. #IoStoConBramini". Lo dice Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook.
La truffa è stata perpetrata a danno di ricchissimi imprenditori romani ai quali era detto di cogliere l'affare di vendere edifici anche storici per ottenere cospicui guadagni
Freddato all'alba nella sua auto, la vittima gestiva uno dei più grandi magazzini ortofrutticoli della zona
Si tratta di Gian Luca Apolloni e Roberto Laganà. Il primo è collegato a Massimo Ciancimino, figlio di Vito, già sindaco di Palermo e legato a Cosa Nostra