Figlio di un politico che fu cinque volte ministro negli anni Cinquanta, fratello di Piersanti, presidente della Regione Sicilia ucciso nel 1980 dalla mafia, Sergio Mattarella fu più volte ministro. Nel 2011 fu eletto alla Corte costituzionale
Per il leader di Italia Viva già dal 2029 sarà possibile avere un Presidente della Repubblica scelto dagli italiani
Dopo la laurea in Lettere conseguita alla Normale avrebbe voluto insegnare. Vinto un concorso restò alla Banca d'Italia per 47 anni, di cui 14 come governatore. Governò il Paese negli anni cruciali 1993-94, quando la Prima Repubblica stava crollando
Magistrato, lasciò la toga per dedicarsi alla politica. Eletto all'Assemblea costituente con oltre 40mila preferenze, grazie al sostegno della Chiesa, fu sempre su posizioni di destra in seno al suo partito. Nel 1983 fu ministro dell'Interno nel governo Craxi. Nella Seconda Repubblica ebbe numerosi scontri con Berlusconi
Da Mario Draghi a Sergio Mattarella, passando per Pier Ferdinando Casini, sono tanti i 'papabili' ancora in corsa per il Colle. Ecco chi sale e chi scende
Negli anni Sessanta da sottosegretario alla Difesa diede vita a Gladio, l'organizzazione segreta che avrebbe dovuto entrare in azione in caso di golpe del Pci. Ministro dell'Interno negli anni di Piombo, mandò i blindati per circondare gli universitari a Bologna. Si dimise dal Viminale dopo la morte di Moro. Fu eletto al Quirinale al primo scrutinio
Fiero oppositore del fascismo, partecipò attivamente alla Resistenza e scampò ad una condanna a morte. Molto carismatico e amato dai cittadini, fu eletto dopo un lungo stallo tra le forze politiche, quando la Dc accettò di votare un uomo di sinistra a patto che fosse sufficientemente indipendente
Fu tra i settantacinque membri dell'Assemblea costituente che scrissero la prima bozza della Costituzione. Guidò due governi, di brevissima durata. Estraneo allo scandalo che lo travolse (tangenti per la vendita degli aerei C-130 all'Italia), pagò facendosi da parte. Dopo venti anni fu riabilitato
Contrario all'alleanza tra comunisti e socialisti, nel 1947 diede vita alla scissione di Palazzo Barberini da cui nacque il Partito socialista dei lavoratori italiani (poi Psdi).