Non si arresta la polemica sul ddl intercettazioni. il presidente della Ferrari: "La privacy va tutelata ma lo strumento resta fondamentale in molte indagini". Il relatore Centaro (Pdl) intende ritirare l'emendamento che aggrava le pene per i giornalisti
privacy
Da qualche mese i profili personali della più importante piattaforma di social network della rete sono accessibili all'intero web. La decisione, difesa dal fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, ha scatenato le ire degli utenti. La Bbc annuncia: «L'azienda ci sta ripensando».
![Privacy sul web, Facebook prepara la retromarcia](/images/thumb.png)
L'Authority vara nuove regole per la protezione dei dati personali per installare telecamere e sistemi di videosorveglianza. Tra le norme: garanzie per la libertà delle persone e obbligo di verifica
Emendamento al ddl intercettazioni in commissione Giustizia al Senato: l’autorizzazione può essere chiesta quando sussistono gravi indizi di reato. La legge non potrà essere applicata ai processi in corso, inasprite le sanzioni per il giornalisti. La Fnsi: "In piazza il 28 aprile". Protesta l'opposizione
Un uomo va all'autolavaggio a gettoni e aziona i rulli senza pagare. Un giorno trova un biglietto: "Il proprietario dell'auto XXX non paga. Denunciato"
Il Garante della Privacy rispondendo a una segnalazione dell'attore americano ha ribadito che non si possono scattare e diffondere fotografie, anche di personaggi famosi, violando la riservatezza di dimore private protette alla vista esterna
Mark Zucherberg il venticinquenne fondatore del social network ha scritto, per la prima volta, a tutti gli "inquilini" di Facebook: nuove regole per tutelare la privacy dei 350 milioni di iscritti
È in corso a Madrid il vertice mondiale dei Garanti della privacy. Obiettivo, cercare di arrivare a una definizione comune di quali dati siano riservati e da proteggere. Sotto accusa i social network
![Cercasi privacy uguale in tutto il mondo](/images/thumb.png)
L'accusa è di aver ricattato a scopo di estorsione il presidente del Lazio. Avrebbero preteso 80mila euro per un filmato del governatore in atteggiamenti compromettenti con un transessuale. Marrazzo: "E' una bufala". Il video sarebbe stato offerto a diverse testate giornalistiche
Facebook alla sbarra. Cinque cittadini californiani hanno fatto causa a Facebook per violazione della privacy e utilizzo di informazioni personali senza il consenso degli utenti