Il tycoon detta la nuova agenda del G20: scompaiono dalle dichirazioni finali la condanna al protezionismo e la lotta al cambiamento climatico. L'irritazione di Germania e Francia

Il tycoon detta la nuova agenda del G20: scompaiono dalle dichirazioni finali la condanna al protezionismo e la lotta al cambiamento climatico. L'irritazione di Germania e Francia
In ballo ci sono il Ttip con l'Europa, che rischia lo stallo a tempo indeterminato, così come il Nafta (North american free trade agreement), minacciato dalla proposta di penalizzare le compagnie Usa che delocalizzano in Messico, ma c'è anche la minaccia di ritiro unilaterale degli Stati Uniti dal Wto (World trade organization)
Ricapitalizzazione da 300 milioni di euro: c'è l'ok all'unanimità. Ma il Cda della compagnia è pronto alle dimissioni
Al G20 la bozza è pronta: un tetto per i bonus ai manager, stop al protezionismo e nessun rallentamento nelle misure di stimolo dell'economia. Ma a Pittsburgh è guerriglia tra no global e polizia
I Grandi approvano il piano economico anti-crisi. I punti
più importanti: il "no" al protezionismo, l’importanza del
lavoro, la lotta ai paradisi fiscali. Trovato l'accordo sul clima: contenere entro i due gradi centigradi l’aumento della temperatura (i punti del patto). Manca l'intesa sulla soglia del 50% per i tagli di Co2. Il G8 condanna all'unanimità Iran e Nord Corea
Inizia il summit dei 20 grandi. Intesa tra Obama e Brown: "Il G20 dia risposte globali a problemi globali". Sarkozy boccia le bozze del comunicato finale, ma è in sintonia con la Merkel per un fronte unico. Berlusconi: "Al G8 fisseremo le regole"