Sindaci, avvocati e farmacisti contro la spending review. Sul tema degli esodati: "Difficile allargare la platea"
L'allarme del vicepresidente vicario dell’Upi, Antonio Saitta: "Metà delle province andrà in dissesto economico"
Nel decreto potrebbe essere insereta una norma che sopprime gli enti con meno di 350mila abitanti, sotto i 3mila chilometri quadrati e con meno di 50 Comuni
Approvata dal consiglio regionale la legge di riordino delle province. Prima di procedere alla definitiva cancellazione di Medio Campidano, Carbonia-Iglesias, Ogliastra e Olbia-Tempio, sarà però necessario un periodo di transizione che durerà fino al febbraio dell'anno prossimo. Nel frattempo si discuteranno i ricorsi.
Superato il quorum per i dieci quesiti referendari. La Sardegna anticipa il Paese nelle riforme cancellando le Province: ne saltano subito 4 su 8
I timori di Francoforte: "Si è perso lo spirito riformatore della prima fase di governo". In Consiglio dei ministri il piano Giarda. Colpi di bisturi a sicurezza, sanità e scuola
Dal Nord al Sud, viaggio nella Penisola delle battaglie per enti locali inutili. La Lega sogna la Regione Brescia mentre la Sicilia vuole sei nuove giunte
Mantengono 4.520 amministratori e finanziano tutto e tutti: dalla sagra dei carciofi agli studi sugli orsi. Nel suo libro «Spudorati» Giordano racconta sprechi e abusi
Ieri è partita la protesta delle province contro l'abolizione. Bisognerebbe abolire sia le province che le regioni
Monti presenta la manovra alla Camera: "Contiene molti interventi strutturali. Dire che pagano sempre i soliti è rifarsi a luoghi comuni". E spiega: "Intervenendo con la patrimoniale avremmo abbaiato e non morso". Sulla casa, detrazione di 50 euro a figlio. Frenata sui tagli agli stipendi dei parlamentari: la norma non rientra nel decreto. Contributo di solidarietà del 25% per le pensioni oltre i 200mila euro. Eliminate dal decreto le norme che tagliano le indennità ai parlamentari. Dalle liberalizzazioni esclusi i taxi, si continua a discutere sui farmaci. Farmacie già sul piede di guerra: sciopero forse lunedì. Entro la settimana il via libera di Montecitorio. Il decreto in Senato il 21: sarà votato entro il 23 dicembre. Il premier: "Le critiche col Parlamento ci hanno indotto a migliorare"