Regno delle due Sicilie

I nostalgici del Regno delle due Sicilie gli rimproverano di aver affermato, nel suo primo discorso da presidente, di voler festeggiare l'Unità d'Italia, che per loro è una vera e propria bestemmia

Orlando Sacchelli
Contro la Russa insorgono anche i neoborbonici

E' tempo di conflitti, per i Borbone d'Italia e di Spagna: entrambe le famiglie vogliono il Ducato di Calabria. Da una parte si ostenta la rivendicazione di diritti civili, e dall'altra la verità degli eventi storici. Chi siederà sul trono fantasma?

Elisabetta Rossi
Il Trono di Calabria: una fiction moderna per reali annoiati

Dall'archivio della cattedrale della cittadina laziale spunta un atto notarile del 997 dopo Cristo in cui viene nominato il piatto italiano più famoso del mondo: è la prima testimonianza scritta della regina della cucina napoletana

Luca Romano
La parola "pizza" non è nata a Napoli

Iniziativa di Focus Storia: sessanta giorni di scontro che racconta ai sudditi (e a tutti i followers) come si viveva davvero, alla vigilia dello sbarco dei Mille, nel Regno di Sardegna e nel Regno delle Due Sicilie

Luisa De Montis
Vittorio Emanuele II e Ferdinando II di Borbone sbarcano su Twitter

Unità d'Italia/2. Il meridionalista Carmine De Marco racconta la situazione del Regno delle Due Sicilie nell'epoca preunitaria. Più impiegati nelle industrie, meno deficit e minore mortalità infantile.

Gian Maria De Francesco
Quando il Sud era il Nord e il Nord era il Sud

Se non vi va di dire Viva l’Italia, fatela vostra dicen­do Uèuè Italia. È il sigillo del sud, e pote­te spacciarla per il saluto dell’Unione Europea (Ue)

Marcello Veneziani
Viva l'Italia. E chi ha avuto ha avuto

L'Istituto Tecnico «Panetti» di Bari ha organizzato un ciclo di seminari che consentirà di acquisire crediti formativi per svelare ai giovani i «falsi idoli» della storiografia post-risorgimentale.

Gian Maria De Francesco
A scuola con il Regno delle Due Sicilie

Le spoglie dell'ex Re delle due Sicilie sono sepolte in una fossa comune sotto la Chiesa di San Giorgio di Pizzo. Il progetto è interamente finanziato dal comune calabrese. È il terzo tentativo di recupero, dopo i fallimenti del 1899 e del 1976. I discendenti hanno già dato il Dna

Felice Manti
Pizzo Calabro, i Ris sono a caccia dei resti di Gioacchino Murat
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