In uno studio Gfk-Eurisko le nuove tribù sociali
divise per l'utilizzo dei mezzi di comunicazione
di massa. Dai «monomediali», anziani che
fruiscono solo della tv generalista ai
«multimediali iperselettivi», istruiti ed
evoluti che spaziano dalla rete ai giornali
Fini a Berlusconi: "Nessuna congiura o accanimento dei giudici contro l’esecutivo". Poi il Senatùr: "I magistrati fanno solo il loro lavoro". E Fini: "C’è un conflitto di interessi in cui si trova l’editore del Giornale"
Il presidente del Consiglio: "Se c’è una cosa" che è "sotto gli occhi di tutti" è che in Italia "c’è fin troppa libertà di stampa". Poi: "Vorremmo sempre avere un Paese unito, in cui non ci sono discussioni, non ci sono contrasti, non ci sono invidie ma c’è soltanto la voglia di lavorare insieme per il bene di tutti"
Nel rapporto sulla stampa presentato alla Camera gli editori denunciano lo stato di grave crisi con il crollo di vendite, pubblicità e fatturati. Accuse al governo: "Non è intervenuto per attenuare gli effetti di una congiuntura difficile ed ha soppresso le tariffe postali agevolate, con un pesante aggravio di costi"
Il Colle smentisce con una nota il giornale progressista che attribuiva
al presidente la volontà di non firmare il decreto sull’articolo 18
Altro successo in extremis della squadra argentina: 1-0 all'Uruguay e qualificazione diretta in Sudafrica. Il ct ai microfoni perde il controllo: "Continuate a succ....."
Il premier preannuncia "la riforma penale con la separazione delle carriere. Intercettazioni solo per i reati gravi". La Consulta? "Sleale con il parlamento...". "Cercano di fare come nel '94, ma terminerò il mandato". Affondo: "Pd non democratico, il vero leader è l'editore dell'Espresso"
Il quotidiano britannico l'8 ottobre ha scritto che Berlusconi "dovrebbe dimettersi". Il diplomatico: "Questo legittimo interesse non dovrebbe spingere un giornale a chiedere le dimissioni di un capo di governo straniero. Spetta ancora ai cittadini di ogni paese scegliere chi deve guidarli"
La sinistra si scaglia contro Minzolini che dice: "Non è a rischio la libertà di stampa, il rischio è un altro: nell'informazione è in atto uno scontro di poteri e la manifestazione fotografa una disparità perché è stata convocata contro la decisione del premier di presentare due querele, a Repubblica e all'Unità, ma non quelle che colpiscono altri giornali magari di diverso orientamento"