Oggi all'Alta corte di Londra la sentenza sull'estradizione del co-fondatore di Wikileaks. Lui non va in aula: "Sta male"
Su gentile concessione dell'editore pubblichiamo un estratto del saggio di Nils Melzer, "Il processo a Julian Assange - Storia di una persecuzione", pubblicato da Fazi e dedicato al calvario giudiziario del fondatore di WikiLeaks
Il team legale di Julian Assange ha presentato ricorso all'Alta Corte britannica per fermare l'estradizione del giornalista negli Stati Uniti. E se intervenisse la Corona?
La magistratura britannica ha formalmente autorizzato l'estradizione negli Usa del fondatore di Wikileaks, Julian Assange. Tra le accuse c'è quella di spionaggio e pubblicazione di documenti secretati. L'ultima parola spetta al ministro dell'Interno britannico
La fissazione americana per l'uomo di Wikileaks rivela le contraddizioni del Paese
Julian Assange non verrà estradato negli Stati Uniti: il "no" arriva dal tribunale di Londra. Stati Uniti pronti al ricorso
Edward Snowden: "Spero proprio che sia vero. Il caso contro Assange si basa su una teoria giuridica che criminalizzerebbe il lavoro di ogni giornalista, sia in patria che all’estero".
La sentenza è attesa tra qualche mese ed è previsto che la parte sconfitta possa ricorrere in appello. Ma se i tribunali dovessero approvare la misura, l'ultima parola sarà del governo britannico
L'attivista australiano costretto a rifugiarsi per oltre 7 anni nell'ambasciata dell'Ecuador di Londra come rigufiato politico veniva spiato nei suoi incontri più privati. La rivelazione shock sul fondatore di WikiLeaks.
L’iconica bagnina di “Baywatch” torna a parlare del fondatore di Wikileaks a “Good Morning Britain” e rivela di essere andata a trovarlo in prigione