Io vax, tu no vax. Alla fine anche su un tema cruciale per la vita, delle persone e della società, siamo finiti al solito come i Guelfi e i Ghibellini
Una volta si faceva i segno V come vendetta o come vittoria. La pandemia cambia i linguaggi e adesso V sta per vaccini.
Dopo aver ucciso, in senso colposo e sociale, molti dei nostri nonni, cerchiamo ora di salvare almeno i nostri figli.
Figliuol prodigo, pensaci tu con i vaccini, e ridacci quella speranza che Speranza si ostina a negarci.
Abusate, strapazzate, strumentalizzate. Sono le categorie del Discorso pubblico che vogliono dire tutto e dunque niente.
E alla fine il dito bucò il cielo stellato, ma di carta. Abbiamo rubato la metafora di Pirandello per dire che anche in politica ci sono realtà ben costruite che non coincidono con la realtà sottostante
Draghi riapre? Una pazzia per far contenta la destra dentro il governo. Come dire che l'Italia che ha bisogno di tornare a lavorare, per le tasche e per la mente, di fatto coincide con il potenziale elettorato di Lega e Forza Italia
Un conto è il rigore, un conto è la stupidità. Chi parla è l'istrionico governatore della Campania. Il tema è il criterio con cui devono essere fatti i vaccini