Intifada vista mare: i collettivi pro Palestina vanno in vacanza (in campeggio)

In spiaggia sventola bandiera rossa: a Paestum il campeggio politico dei collettivi studenteschi, che rilanciano la lotta in vista dell'autunno caldo

Intifada vista mare: i collettivi pro Palestina vanno in vacanza (in campeggio)
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"Intifada fino alla vittoria". Anzi no, fino alla vacanza. La protesta dei collettivi pro-Palestina va in ferie: dagli accampamenti allestiti nelle sedi universitarie occupate, gli studenti con la kefiah si spostano ora in un camping in riva al mare. Sempre di tende si tratta, ma nel secondo caso il comfort è maggiore. Per quattro giorni, dal 18 al 22 luglio prossimi, i giovani dell'ultrasinistra militante andranno a sollazzarsi sulle spiagge campane di Paestum per un campeggio a sfondo politico e ricreativo. Dopo la lotta dura e pura negli atenei e nelle piazze, un po' di relax per i compagni.

"Avremo l'occasione di affrontare momenti di formazione e dibattito accompagnati da musica, mare, tornei e tanto altro", si legge nell’invito fatto circolare sui social dall’organizzazione giovanile comunista Cambiare Rotta, una delle più attive nella mobilitazione delle proteste anti-Israele degli ultimi mesi. Sempre in rete, è stato anche pubblicato un programma dei quattro giorni di villeggiatura, denominati "Sierra Maestra Camp", in onore del luogo cubano in cui Fidel Castro ed Ernesto Che Guevara si rifugiarono per organizzare la guerriglia. Il pacchetto-vacanza si snoda tra dibattiti pro-Palestina, tempo libero in spiaggia e tavoli di lavoro. In particolare, il pomeriggio del 18 luglio, ai campeggiatori sarà offerto un "corso di autodifesa militante", mentre nei giorni successivi si terranno una "formazione di autotutela legale" e un incontro con "gli attivisti no-Triv". Non mancheranno momenti di svago e serate distensive per i giovani provati dalle impegnative occupazioni in ateneo e dai blitz nei rettorati.

Per favorire una partecipazione diffusa, gli attivisti dei collettivi studenteschi stanno anche organizzando partenze di gruppo da Roma e dalla regione Lazio, ma anche da Bologna e dall’Emilia Romagna. Già lo scorso anno, sempre nel mese di luglio, Cambiare Rotta e Opposizione Studentesca d’Alternativa avevano convocato un analogo campeggio politico a Marina di Grosseto, in Toscana. In quel caso si erano registrate circa 250 presenze per una quattro giorni in cui a farla da padrone erano stati i temi dell’anti-atlantismo, della lotta studentesca, dell’ecologismo militante, dell’opposizione al governo Meloni.

Ora quegli argomenti torneranno probabilmente a essere dibattuti tra le tende di Paestum, che diventeranno anche un luogo per rilanciare la militanza in vista del prossimo autunno caldo. Per una curiosa concomitanza tutta di sinistra, quest’anno nella medesima località campana si ritroveranno in campeggio anche i militanti di Potere al Popolo, dal 28 agosto al primo settembre. Ai partecipanti – si legge sul sito del movimento ultraprogressista - verrà chiesta una quota giornaliera di dodici euro comprensiva di piazzola, posto tenda, accesso alle attività e servizi. Pasti esclusi.

Tra "workshop militanti", aperitivi e musica, il programma seguirà le orme di quello prospettato dalle organizzazioni studentesche. Sulle spiagge di Paestum sventolerà quest’anno la bandiera rossa: pericolo ideologico, chi si tuffa rischia di esserne travolto.

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