Il processo che vede Marco Castoldi, in arte Morgan, accusato di stalking e diffamazione ai danni della ex fidanzata Angelica Schiatti, prende una piega positiva per il musicista. Il giudice del tribunale di Lecco ha accolto la richiesta presentata dell'artista di essere ammesso alla giustizia riparativa prevista dalla legge Cartabia. Nelle scorse ore il giudice Gian Luca Piantadosi ha depositato un'ordinanza, nella quale ha dato parere favorevole alla giustizia riparativa per Morgan, così come chiesto da lui stesso nel corso dell'udienza del 13 settembre.
Morgan, le accuse e il processo
La svolta arriva quattro anni dopo l'inizio del procedimento. Nel 2020 l'ex fidanzata di Morgan, Angelica Schiatti musicista e cantante, presentò una denuncia contro Morgan accusandolo di stalking e diffamazione. Sul tavolo dei giudici finirono messaggi di insulti e minacce, racconti di pedinamenti e episodi inquietanti che avrebbero coinvolto non solo la Schiatti, ma anche sua madre e l'attuale fidanzato, il cantante Calcutta. Tra i due ex fidanzati erano volate accuse reciproche: lei aveva descritto Morgan come un mostro attraverso le pagine del Fatto Quotidiano, lui si era difeso attraverso i social network e la vicenda era finita al centro del clamore mediatico. Il 13 settembre scorso, dopo essersi scusato pubblicamente con l'ex compagna, Morgan ha chiesto di potere accedere a un percorso di giustizia riabilitativa e il giudice ha accolto la sua richiesta.
La giustizia riabilitativa e il centro antiviolenza
Nelle prossime settimane Morgan intraprenderà un programma di riabilitazione in un centro antiviolenza di Milano, confrontandosi con una realtà complessa e delicata. "Siamo soddisfatti. Morgan avrà la possibilità di riabilitarsi, non è un mostro. Lui ci crede in questo percorso. Auspichiamo che ora possa immediatamente riprendere le attività lavorative ingiustamente interrotte in seguito alla divulgazione mediatica distorta", ha dichiarato l'avvocato di Castoldi. Contrario alla decisione del giudice, invece, il legale che assiste Angelica Schiatti. "E’ un percorso a nostro parere non percorribile, ricordiamo che Angelica è la vittima e non parteciperà alla giustizia riparativa", ha fatto sapere l'avvocato Maria Nirta. La giustizia riparativa, infatti, prevede che anche la vittima intraprenda il percorso insieme all'accusato.
Per quanto riguarda il procedimento, invece, tecnicamente il processo viene sospeso in attesa di valutare
il percorso che Morgan farà nel centro antiviolenza di Milano. In tribunale si tornerà il 14 marzo 2025 ma in caso di condanna, grazie al percorso riparativo, Morgan dovrebbe ottenere uno sconto di pena.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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