"La vostra è antidemocrazia". Cruciani contro gli eco-vandali

È scontro tra alcuni rappresentanti di Ultima Generazione e il giornalista relativamente alle forme di protesta scelte dagli ambientalisto

"La vostra è antidemocrazia". Cruciani contro gli eco-vandali

Tiene ancora banco il dibattito sulle forme di protesta portate avanti dal gruppo di ambnientalisti di Ultima Generazione: tra sit-in in autostrada, opere d'arte imbrattate e atti di vandalismo che hanno di recente colpito la facciata di Palazzo Madama, non mancano spunti di discussione. Nella puntata di Zona Bianca, durante la quale alcuni di essi sono intervenuti in collegamento televisivo, il giornalista e conduttore televisivo Giuseppe Cruciani non ha usato troppi giri di parole per esprimere loro il proprio dissenso su certe tipologie di rimostranze.

Lo scontro

"Questi sono i soldi degli italiani che vengono investiti per andare ad aumentare qualcosa che sta portando alla nostra rovina. Qualcosa che sta portando alla rovina del futuro nostro e di tutte le persone a cui vogliamo bene", dichiara una ragazza di Ultima Generazione mentre espone un cartello in cui sono riportati i dati del 2021 relativi agli investimenti in fonti fossili. "Possiamo parlare del vandalismo e della criminalità di chi è al governo e sta permettendo questo e sta aumentando gli investimenti?", prosegue, "Questo è criminale! Noi non abbiamo ferito nessuno". Il riferimento è in questo caso ai sit-in fatti dal gruppo di ambientalisti in mezzo alle strade, con conseguente paralisi del traffico.

"Cara amica", interviene Cruciani,"ci mancherebbe pure che aveste provocato qualche ferimento sull'autostrada, questo non è messo nel conto". "Il punto è questo: tu puoi esporre tutti i cartelli che vuoi, puoi avere tutte le ragioni del mondo, puoi esporre le tue preoccupazioni sulla fine del pianeta, sui combustibili fossili, su quello che vuoi", aggiunge il giornalista e conduttore televisivo, "però credo che le persone che tu dici dovrebbero leggere quel cartello mentre vanno a lavorare dovrebbero avere la stessa libertà che hai tu in questo momento di dirlo in televisione di andare tranquillamente a lavorare e non perdere tempo senza leggere quel cartello".

"Non è obbligatorio", affonda ancora Cruciani,"leggere quel cartello per una persona che sta andando a lavorare. La tua è la libertà di esporlo e di dirlo in televisione, di fare la manifestazione e di andare dove vuoi.

La libertà di un camionista, di una casalinga, di uno che fa l'agente di commercio è quello di poter circolare liberamente senza la rottura di balle di avere una persona che espone un cartello, condivisibile o meno che sia". "La democrazia è questa", conclude il giornalista,"quella che fate voi è l'antidemocrazia".

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