Dacia Jogger Hybrid 140: l’ideale per viaggiare in compagnia, anche sette posti

Tutta la praticità di una vettura multispazio, efficace e razionale ma con l’efficienza di una motorizzazione ibrida full, dai consumi ridotti, oltre 20 km al litro.

Dacia Jogger Hybrid 140: l’ideale per viaggiare in compagnia, anche sette posti

Dacia Jogger è la risposta contemporanea alle ormai superate auto monovolume. Tanto spazio a bordo, un passo più che generoso e tutta la praticità di un’auto pensata per accogliere fino a sette passeggeri, senza però dimenticare l’efficienza dell’ormai collaudato 1.6 full-hybrid del Gruppo Renault. Fino a 140 CV di potenza ibrida, immediato scatto dovuto alla componente elettrica, cambio automatico multimode e consumi medi che possono superare i 20 km al litro. I listini partono da 18.100 euro, ma per il full-hybrid c’è bisogno di spostarsi almeno a 25.950 euro.

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L’ibrido Dacia: pratico e intelligente

L’1.6 a ciclo Atkinson da 94 CV è abbinato ad un motore elettrico da 48 CV e 205 Nm – direttamente integrato nel gruppo motopropulsore – e ad un secondo motore elettrico che funziona come sincronizzatore delle marce e dei giri per l’intero powertrain. Il cambio multimode è infatti privo di frizioni, con innesti a denti dritti, potendo vantare oltre 16 combinazioni possibili tra le 4 marce a disposizione dell’unità a benzina e due per l’unità elettrica. Sebbene possa risultare complesso a parole, l’efficacia su strada è massima. Basterà accendere e guidare, come una normalissima auto, facendo rifornimento di benzina (da 50 l) al bisogno. La piccola batteria da 1.2 kWh si ricarica grazie alle decelerazioni in frenata oppure tramite lo stesso motore 1.6, che cederà parte dell’energia prodotta durante il funzionamento. Al guidatore non resta che selezionare la “D” dalla leva del cambio e guidare, senza alcun pensiero dovuto alla ricarica.

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1.6 Full-hybrid: funziona bene in città e in viaggio

Abbiamo percorso oltre 1.000 km in compagnia di Dacia Jogger, di cui più di 700 per raggiungere la val di Pejo, in Trentino. L’abbiamo provata in diversi contesti, dal traffico della città alle strade ripide di montagna, passando per i tratti autostradali che ci hanno condotto fin a ridosso delle Dolomiti. Jogger ha sempre risposto con estrema solidità, sicurezza e prontezza ad ogni stimolo. È quel tipo di auto che ti mette a tuo agio e ti consente di macinare chilometri senza alcuna preoccupazione. C’è spazio in abbondanza per i passeggeri ma anche per i relativi bagagli (grazie ad un vano di carico da almeno 500 litri, che diventano 700 litri senza i sedili extra e scendono a 161 litri con i sette posti alzati). Abbattendo tutti i sedili, lo spazio sale poi oltre 1.900 litri. L’assetto è confortevole ma non cedevole, gestendo discretamente rollio e contenimento delle vibrazioni.

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Chiaramente l’impostazione di guida è prettamente turistica, con uno sterzo piuttosto demoltiplicato e leggero, oltre ad una posizione di guida rialzata e comoda. La spinta dell’unità ibrida è buona: con l’elettrico si scatta rapidi ai semafori e si dispone di un guizzo extra in caso si richiedesse più verve al motore, ad esempio in caso di sorpasso. In autostrada si comporta bene, risultando stabile e comoda in tutti i contesti. Tuttavia, non potendo vantare l’insonorizzazione di altri modelli (ben più costosi), oltre i 120 km/h e con asfalto più ruvido, si avverte qualche rumorosità di troppo, ma comunque nella norma. L’unità a benzina fa sentire la sua presenza solo quando non si trova subito la combinazione dei rapporti ideale, in base alla spinta che si vorrebbe ottenere. In alcuni contesti si potrebbero percepire i giri del motore 1.6 fin troppo alti in relazione alla velocità, ma bastano pochi istanti per far assestare la meccanica. Situazione diversa invece sulle strade di montagna: con una guida disattenta e aggressiva, l’unità elettrica non riesce da sola a colmare le esigenze di coppia per risalire una strada ricca di tornanti. La batteria quindi si scarica dopo qualche chilometro e si lascia all’1.6 tutto il compito di generare trazione: in quei casi, si sente la mancanza dei 200 Nm di coppia extra assicurati dall’elettrico.

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Consumi da citycar

E poi arriviamo ai consumi, che rendono questo modello una vera chicca del mercato, per chi è alla ricerca di un’auto pratica e razionale. In città si possono raggiungere medie superiori a 21 km al litro, soprattutto con modalità Eco inserita e clima spento (temperatura esterna permettendo). La spinta è buona e si guida rilassati in qualsiasi frangente. Quando gli spazi si aprono, su strade extraurbane pianeggianti, non è impossibile sfiorare anche i 23 km al litro o più, sfruttano il veleggio del propulsore e l’inerzia del veicolo. Non sfigura nemmeno in autostrada, sebbene non si tratti dell’habitat ideale per un’auto ibrida full: con il cruise control a 127 km/h, le medie da strumentazione segnano dei consumi di circa 16 km al litro, a pieno carico e con cinque passeggeri a bordo e clima acceso. Tutto questo, ci porta a delle medie complessive superiori ai 20 km al litro.

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Dentro c’è tutto quel che serve

Sebbene siano presenti superfici plastiche rigide, l’insieme è gradevole e molto robusto: i sedili in tessuto sono comodi e abbastanza avvolgenti, con una seduta ampia, l’ideale anche per i fisici più robusti. Ci sono tanti vani porta oggetti e grazie allo schermo da 8” per la versione Extreme provata, si comanda tutta la parte multimediale. Non mancano Apple CarPlay e Android Auto, ma solo tramite cavo. Di fronte al conducente si può anche avere la strumentazione digitale da 7”, molto comoda e che regala un tocco hi-tech all’abitacolo. Non mancano poi il clima automatico, l’apertura di prossimità con chiave a tessera, cruise control, sensori di parcheggio e anche retrocamera, ma si possono aggiungere anche il navigatore integrato, i sensori di parcheggio anteriori e il monitoraggio dell’angolo cieco, oltre ai sistemi ADAS previsti per legge. Con il pacchetto Extreme si guadagnano anche i cerchi in lega da 16” con finitura nera lucida, le barre modulari sul tetto, modanature esterne a contrasto e calotte degli specchietti color bronzo.

È attenta al portafoglio

I listini partono quindi da 18.100 euro per la versione Essential con il GPL 1.0 turbo da 100 CV. Per l’allestimento Expression si sale invece a 20.000 euro mentre per i più accessoriati Extreme ed Extreme Up, si arriva rispettivamente a 21.000 e 21.

500 euro. I sette posti si pagano 800 euro. L’ibrido full è invece disponibile a partire da 25.950 euro in allestimento Expression, mentre per una versione Extreme full-optional, il prezzo può arrivare fino a 26.950 euro.

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