Nissan Qashqai occupa da sempre una posizione centrale nel segmento C, giunta nel 2021 alla sua terza generazione e vantando una lunga tradizione come pioniere del settore, essendo stato uno dei primi SUV a debuttare sul mercato nel 2006. Contrariamente al modello provato ad agosto, siamo oggi al cospetto dell’ultimo aggiornamento di metà carriera, che presenta un aggiornamento parziale, al pari di un restyling esterno. Le dimensioni rimangono invariate rispetto al modello precedente: 4,43 metri di lunghezza, 1,84 metri di larghezza e 1,63 metri di altezza. Anche il passo resta di 2,67 metri, così come il bagagliaio, che conserva una capacità di base di 504 litri, nonostante la presenza delle celle delle batterie (per le versioni ibride e-Power), che offrono una capacità totale di circa 2 kWh, tra le più ampie nel panorama delle full-hybrid. Tuttavia, il peso cresce a causa dei componenti elettrici, arrivando a 1.685 kg, rispetto ai circa 1.470 kg della versione benzina mild-hvbrid da 158 cavalli, da noi provata con cambio automatico Xtronic.
Sul piano estetico, ci sono alcuni aggiornamenti significativi rispetto al modello lanciato due anni fa: le linee restano affilate e ricercate, con un frontale dal design aggressivo che converge verso il centro della griglia, dove si trova il nuovo logo del marchio giapponese e una griglia maggiormente ricercata: questa non presenta più l’iconica forma a “V” ma sfuma lateralmente integrandosi con i paraurti, ora più intagliati. Nuovi anche i gruppi ottici, full-led di serie ma anche con fari a matrice, opzionali. Le versioni più accessoriate offrono cerchi in lega bicolore fino a 20 pollici e la possibilità di avere il tetto a contrasto. Nella parte posteriore si trovano fari a LED orizzontali (ora dalla finitura traslucida) che enfatizzano il design già elegante del SUV giapponese.
Interni e tecnologia
Gli interni della nuova Qashqai rappresentano un significativo passo avanti rispetto alla media del segmento: materiali di alta qualità, come la pelle, plastiche morbide e assemblaggi di livello, caratterizzano l’intero abitacolo, superando in alcuni casi anche competitor “premium” tedesche. Colpiscono il rivestimento delle portiere, la comodità dei sedili (anche quelli in tessuto) e l’attenzione ai dettagli nella costruzione di plancia e tunnel centrale. I rivestimenti in pelle sono presenti ovunque, riducendo al minimo il contatto con plastiche dure o rigide. Interessante la scelta di utilizzare una plastica zigrinata intorno alla leva del cambio, evitando il fastidioso “piano black” lucido, soggetto a graffi, polvere e impronte.
Sulla plancia spicca il nuovo display, disponibile in versioni da 8 o 12,3 pollici, che offre una buona qualità d’immagine, anche se la grafica e l’usabilità in marcia potrebbero essere leggermente migliorate. Dietro al volante, il quadro strumenti digitale da 12 pollici è semplice da utilizzare tramite i comandi sul volante e offre tutte le informazioni necessarie. La compatibilità con gli smartphone è garantita, anche se solo Apple CarPlay dispone della connessione wireless. Fortunatamente, i comandi del climatizzatore restano manuali, con manopole fisiche ben rifinite. Lo spazio per i passeggeri posteriori è notevole, sia per le gambe che per la testa, e il bagagliaio è ampio: 504 litri, espandibili a quasi 1.600 abbattendo la seconda fila di sedili. Il pianale è pratico e modulabile grazie a due paratie removibili o inclinabili per organizzare meglio il carico. Tra le dotazioni opzionali figurano prese USB, sedili regolabili elettronicamente, tetto panoramico e impianto audio premium, con una dotazione complessiva paragonabile a quella dei SUV tedeschi di fascia alta.
Il mild-hybrid da 158 CV è un po’ pigro
Oltre al già innovativo ibrido da 190 CV, rimangono disponibili in gamma i due motori 1.3 4 cilindri turbo mild-hybrid, da 140 CV con cambio manuale e da 158 CV con l’automatico Xtronic, disponibile anche con trazione integrale. Purtroppo il punto “debole” di questo modello è rappresentato dalla tipologia della trasmissione disponibile. Si tratta di un cambio a variazione continua, più volgarmente chiamato CVT. Sebbene risulti migliorato rispetto alla generale reputazione che anticipa questa meccanica, non si può di certo gridare al miracolo. Comodo e fluido quando ci si muove in città, in coda o a velocità modeste, palesa alcuni limiti quando viene richiesta potenza e sulle strade più ripide. La selezione del rapporto continuo è alle volte non immediata e “comprensibile”, generando un rumore di sottofondo non proporzionale alla velocità raggiunta. Dati i normali sistemi a doppia frizione o, ancor meglio, ibridi full, risulta difficile assecondare la non immediatezza di questa soluzione.
Selettore a parte, l’unità risulta abbastanza buona, adatta alle dimensioni e al peso dell’auto. La spinta è lineare e corposa, ma rimanendo sempre nell’ambito della guida turistica (9,2 secondi per toccare i 100 km/h da fermo). Con i cerchi da 20” risulta però un po’ ruvida sulle strade più rovinate, facendo percepire qualche vibrazione di troppo nell’abitacolo. Lo sterzo è piacevole ed è stato reso ancor più diretto e corposo, mentre l’assetto è stato rivisto in ottica stabilità e precisione di guida. Nuova Qashqai risulta ancor più solida e stabile rispetto alla generazione passata, ma attenzione – anche in questo caso – alle strade più frastagliate: se da un lato viene diminuito il rollio e il coricamento laterale, dall’altro appare meno abile nel gestire le buche più profonde.
Prezzi e consumi
Se si ricerca un motore dai bassi consumi e capace di macinare molti chilometri con bassi costi di gestione, è meglio optare per l’ibrido full a listino. Questo mild-hybrid 1.3 appare alle volte “assetato”, soprattutto in abbinato al cambio automatico Xtronic. In città è difficile fare meglio di 12 km al litro, mentre in autostrada ci si stabilizza su 14,5 km al litro. Da il meglio sulle strade extraurbane, veleggiando tra i 90 e i 110 km/h: in questo contesto non è impossibile sfiorare anche i 18 km al litro, ma non appena si richiede della spinta extra, i consumi tornano a salire.
La Qashqai rimane fedele al suo eccellente rapporto qualità-prezzo, punto di forza sin dalla prima generazione. Il listino sale leggermente, e ora si parte da 31.570 euro per la versione 1.3 turbo mild-hybrid da 140 CV con cambio manuale, in allestimento Acenta, già ben equipaggiato. La versione 1.3 da 158 CV con cambio automatico sale a 34.770 euro, mentre la e-Power in allestimento Acenta parte da 37.
320 euro (in questo caso solo 50 euro più della versione pre-restyling). Il modello in prova, con allestimento Tekna+, ha un prezzo di 43.820 euro, al vertice della gamma. Sopra di lei solo la stessa versione con trazione integrale (45.820 euro) e l’ibrido e-Power da 46.570 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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