Il big match della 7a giornata del campionato di Serie A si chiude con una netta vittoria del Milan, che nel secondo tempo riesce ad avere la meglio di una Lazio ordinata, coriacea ma incapace di superare l’attenta retroguardia rossonera. Il 2-0 vale il primo posto in classifica ed un viatico ideale alla complicata trasferta a Dortmund, che vale una buona fetta della qualificazione agli ottavi di Champions League. La Lazio, invece, dovrà riprendersi in fretta prima di andare a Glasgow e vedersela con il Celtic.
Primo tempo molto intenso, con le due squadre incapaci di imporre il proprio gioco. Se la Lazio preferisce colpire in ripartenza, i padroni di casa provano a rendersi pericolosi con azioni manovrate e qualche cross. Il Milan, però, punge poco: ci vogliono quasi 40 minuti per avere il primo tiro in porta. Nel finale, però, prima Giroud poi Reijnders vanno vicino al gol del vantaggio: Provedel, comunque, ci mette una pezza. La ripresa, però, racconta un’altra storia: la Lazio è costretta ad arretrare da un Milan che pressa alto e si difende con ordine. Alla fine, però, una disattenzione lascia tutto solo in area Pulisic che segna al volo il vantaggio. Nel finale, con i capitolini sbilanciati a caccia del pareggio, nuova galoppata di Leao per il gol della sicurezza di Okafor. All’Inter, ora, il compito di rispondere.
La partita
Avvicinamento alla partita più o meno parallelo per le squadre di Pioli e Sarri, tornate alla vittoria dopo alcune battute d’arresto preoccupanti. Rispetto alle previsioni della vigilia, però, il Milan conferma quanto filtrato da Milanello mentre la Lazio sorprende tutti con scelte molto diverse da quanto pronosticato negli ultimi giorni. Tutto come previsto per Pioli: in porta torna Mike Maignan, come il capitano Calabria, che si riprende la fascia dopo averla lasciata a Florenzi a Cagliari. Come anticipato, per risparmiarlo in vista della trasferta a Dortmund, Thiaw parte dalla panchina, sostituito da Simon Kjaer. Centrocampo confermato in blocco, con un Adli finalmente convincente che sostituisce l’infortunato Krunic e si affianca a Reijnders e Loftus-Cheek. Tridente d’attacco invariato con Pulisic e Leao ad alimentare l’eterno Olivier Giroud, che spera di festeggiare al meglio i suoi 37 anni.
Nel frattempo Maurizio Sarri sconvolge le previsioni della vigilia presentando a San Siro un undici molto diverso da quanto visto finora. L’unico reparto più o meno invariato è la difesa, dove Hysaj la spunta nel ballottaggio con Pellegrini. I tre di centrocampo, invece, sono quasi completamente rivoluzionati: niente spazio dalla partenza per Kamada o Vecino, a dare una mano a Luis Alberto ci saranno il confemato Rovella e Guendouzi. Il cambio che sicuramente farà più rumore è quello in avanti: accanto a Felipe Anderson e Zaccagni, niente da fare per Immobile. Il bomber biancoceleste è stato infatti costretto a fermarsi per un affaticamento al flessore e sarà usato solo in caso di assoluta necessità. Al suo posto prima da titolare per l’argentino Castellanos, che dovrà farsi largo nella difesa rossonera e confermare quanto di buono fatto vedere negli scampoli di partita che ha finora giocato in Italia.
Partita intensa ma poche occasioni
Già da prima del fischio d’inizio, l’attenzione del pubblico di San Siro, quasi tutto esaurito, si concentrerà sulla rinnovata Lazio che Sarri è stato costretto a schierare per l’indisponibilità dell’ultimo momento del talismano Immobile, bloccato da un risentimento muscolare. Spettatore molto interessato il ct dell’Italia Luciano Spalletti, presente per osservare alcuni dei talenti azzurri in campo. Appena si inizia a giocare, Yacine Adli fa sentire subito i tacchetti a Luis Alberto, in quello che potrebbe essere uno dei duelli chiave di questo incontro. Approccio circospetto degli ospiti, mentre Adli è stabilmente davanti alla difesa, provando a smistare i palloni e consentendo a Theo Hernandez e Calabria di portarsi in avanti. Il Milan, però, non ha fretta e prova a portarsi avanti con azioni avvolgenti e fraseggi insistiti. La Lazio comunque non rinuncia del tutto ad attaccare, specialmente con la velocità e la tecnica di Zaccagni sulla sinistra. Il Milan ha vinto sei delle ultime sette gare casalinghe contro i biancocelesti ma la gara, per ora, sembra molto equilibrata, con la Lazio che prende coraggio col procedere del primo tempo.
A provare a creare problemi all’attenta difesa ospite le incursioni di Adli, che combina spesso con Pulisic e Theo Hernandez. Il primo pericolo lo crea però Felipe Anderson in contropiede, con Simon Kjaer che non si capisce con Tomori e lascia tirare il brasiliano: per fortuna dei padroni di casa il tiro colpisce solo l’esterno della rete ma è comunque un campanello d’allarme. Quando il Milan prova ad alzare il pressing, l’undici di Sarri riesce comunque a giostrare il pallone senza troppi problemi, provando poi a spingere sulle fasce dove Zaccagni è costretto a fermarsi un attimo dopo un contatto fortuito con Calabria. Quando si aprono spazi nella difesa ospite, Theo Hernandez prova ad approfittarne ma il binario di sinistra è contrastato in maniera efficace mentre Giroud è guardato a vista dal roccioso Guendouzi. Preoccupante, però, il fatto che in 20 minuti il Milan non abbia mai tirato in porta. Attorno al 20’ Milan e Lazio trovano un paio di ripartenze ma né Felipe Anderson né Leao riescono a minacciare i rispettivi portieri. Partita al momento un po’ frammentata, che vive di fiammate senza che nessuna delle due squadre riesca ad imporre il suo gioco sull’altra. La battaglia al centrocampo è molto fisica, con Adli costretto a spendere qualche fallo di troppo ma Massa forse potrebbe intervenire con più puntualità. La Lazio, comunque, è sempre pericolosa in contropiede, anche se i centrali rossoneri sono attenti.
Pioli è costretto al primo cambio al 28’, quando Ruben Loftus-Cheek fa sapere che qualcosa non va a livello muscolare: l’inglese è rimpiazzato da Yunus Musah, vedremo come l’ingresso dell’americano cambierà il gioco del Milan. Al 32’ finalmente il Milan arriva dalle parti di Provedel grazie ad una puntata di Rafael Leao: il tiro del lusitano non è male ma il guardiameta laziale riesce a mettere in angolo. Episodio sfortunato poco dopo quando Pulisic si becca una gomitata mentre lotta a centrocampo e rimane a terra: l’americano riesce comunque a tornare in campo senza problemi. Finale di primo tempo con il Milan che approfitta di un paio di corse di Leao ma si apre alle ripartenze dei capitolini. Grosse occasioni, comunque, molto poche anche se i rossoneri comunque esprimono un buon gioco. Al 44’ ecco la possibile svolta della partita: cross sulla fascia di Musah che trova la girata incrociata di Giroud. Provedel evita il gol ma non il tap-in di Reijnders: l’olandese, però, è costretto ad azzardare un tacco, che finisce sull’esterno della rete. Il primo tempo si chiude sullo 0-0 senza ulteriori emozioni.
Leao crea, Pulisic e Okafor segnano
Nessun cambio nell’intervallo ed il Milan riprende come aveva finito il primo tempo: spingendo forte sulla destra con Musah e Calabria, provando a far avere palloni buoni agli avanti. La difesa laziale, però, controlla senza troppi problemi le folate rossonere: Massa lascia giocare parecchio ma, comunque, non si va mai oltre a normali contrasti di gioco. I padroni di casa ora pressano alto, aggredendo costantemente il portatore di palla e riconquistando un buon numero di palloni, anche se talvolta in maniera fallosa. Marusic è costretto ad usare le maniere forti per fermare la corsa di Theo Hernandez e si becca il primo giallo della partita. Quando Kjaer indovina un bel lancio a scavalcare il centrocampo per Pulisic, Provedel è costretto ad intervenire con la punta delle dita per evitare ulteriori problemi ma potrebbe essere una soluzione interessante in questo secondo tempo. La Lazio ha molti più problemi ad impostare ripartenze pericolose e sembra subire l’intraprendenza dei padroni di casa. Nonostante alcune giocate deliziose di Pulisic e Reijnders, però, Provedel rischia poco o niente grazie all’ennesima prova senza sbavature di Romagnoli e Hysaj.
Il Milan, però, approfitta di una rara disattenzione della retroguardia di Sarri per trovare il vantaggio: pallone riconquistato a centrocampo, gran giocata di Reijnders che alimenta la corsa di Leao sulla sinistra. Appena entra in area, però, i difensori si dimenticano Pulisic: quando si ritrova la palla tra i piedi, l’avanti americano mette un gran tiro al volo sul quale Provedel non può niente. Vantaggio meritato per il Milan, che nel secondo tempo aveva costretto nella propria metà campo la Lazio. La reazione degli ospiti si limita ad un tiro da fuori area di Zaccagni ma il pallino del gioco rimane comunque ai rossoneri, che cercano di insistere sulla sinistra per trovare il gol della sicurezza. Partita che ora diventa un po’ spigolosa, come testimoniano i due gialli in pochi minuti a Romagnoli e Leao. Sarri richiama Rovella e Guendouzi per dare quasi mezz’ora alla coppia fantasia Vecino-Kamada e la Lazio trova il modo di rialzare la testa. La risposta di Pioli non si fa attendere: fuori Giroud, Calabria e l’ottimo Adli, spazio per Okafor, Pobega e l’ex romanista Florenzi.
Il Milan arretra un po’ troppo e la Lazio inizia a far girare il pallone sulla tre quarti rossonera, pur senza trovare sbocchi interessanti. Paradossalmente sono i padroni di casa a trovare il modo di impegnare Provedel: bella corsa sulla destra di Pobega, cross basso per Musah che gira di prima verso la porta. Il guardiameta laziale ha un bel riflesso e la mette in angolo, per ripetersi poco dopo su un colpo di testa troppo centrale di Tomori. Sarri si gioca il tutto per tutto richiamando sia Felipe Anderson che Castellanos: spazio quindi a Pedro e al capitano Ciro Immobile. Neanche due minuti ed è ancora Pulisic a costringere Provedel ad una parata niente affatto semplice: il Milan ora spinge ma senza scoprirsi troppo, mantenendo alta la tensione agonistica e l’attenzione. Le occasioni ora arrivano senza soluzione di continuità, come quando Reijnders si fa largo nell’area di rigore e spara a botta sicura verso la porta, colpendo però solo l’esterno. Pioli richiama in panchina Pulisic, dando qualche minuto a Chukwueze, forse pensando già alla trasferta a Dortmund. Nuovo cambio per la Lazio, Isaksen per Zaccagni ed è proprio il nuovo entrato che crea qualche grattacapo alla difesa rossonera. Florenzi riesce a metterci una pezza ma è un finale con gli ospiti che si rendono più pericolosi. Nel momento migliore della Lazio, ecco la ripartenza che mette la parola fine alla partita: Leao semina Marusic, si porta sul fondo e mette un pallone indietro per il liberissimo Okafor. L’ex Salisburgo ringrazia e deposita la palla in rete. La Lazio prova a cercare il gol della bandiera nei cinque minuti di recupero concessi dal signor Massa e lo troverebbe anche su un tiro a giro splendido di Pedro che s’infila proprio al sette. Ci vuole qualche minuto per capire ma l’azione era viziata da un fuorigioco. Finisce quindi con un netto 2-0 del Milan.
Il tabellino
MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria (69’ Florenzi), Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Reijnders, Adli (69’ Pobega), Loftus-Cheek (28’ Musah); Pulisic (81’ Chukwueze), Giroud (69’ Okafor), Rafael Leao. A disposizione: Mirante, Sportiello, Bartesaghi, Florenzi, Pellegrino, Thiaw, Musah, Pobega, Romero, Chukwueze, Jovic, Okafor. Allenatore: Stefano Pioli
LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Romagnoli, Casale, Hysaj; Guendouzi (66’ Kamada), Rovella (66’ Vecino), Luis Alberto; Felipe Anderson (74’ Pedro), Castellanos (74’ Immobile), Zaccagni (82’ Isaksen). A disposizione: Sepe, Mandas, Gila, Lazzari, Patric, Pellegrini, Cataldi, Kamada, Vecino, Immobile, Isaksen, Pedro. Allenatore: Maurizio Sarri
Marcatori: 59’ Pulisic (M), 87’ Okafor (M)
Ammoniti: 50’ Marusic (L), 62’ Romagnoli (L), 64’ Leao (M), 84’ Hernandez (M), 86’ Maignan (M)
Espulsi: nessuno
Arbitro: Davide Massa (Imperia)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.