Per Luis Enrique oggi non è un giorno come gli altri. Il 27 novembre la figlia Xana, sconfitta da un male incurabile avrebbe compiuto 13 anni. Il ct spagnolo ha voluto ricordare la piccola, che all'epoca aveva solo 9 anni, con un saluto su Instagram davvero commovente mentre corre in bicicletta: "Oggi si gioca solo contro la Germania, è un giorno speciale anche perché è il compleanno di Xana che avrebbe compiuto 13 anni. Amore, ovunque tu sia, tanti baci. Trascorri un gran giorno, ti amiamo".
"Nostra figlia Xana è morta questo pomeriggio all'età di nove anni dopo aver lottato durante cinque intensi mesi contro un osteosarcoma" fu l'annuncio che il 29 agosto 2019 scioccò il mondo intero. L'allenatore per stare vicino alla bimba si era preso una pausa da tutti gli impegni, Furie Rosse comprese. Poi la decisione di rientrare sulla panchina spagnola qualche mese dopo. Un ritorno contraddistinto da un percorso molto brillante, culminato con la semifinale agli ultimi Europei, dove la Spagna si arrese all'Italia soltanto ai rigori. Il selezionatore della Roja ha altri due figli: Paco e Sira, quest'ultima fidanzata con il calciatore del Barcellona e della Nazionale Ferran Torres.
Il Mondiale di Luis Enrique
Tanti gol e grande spettacolo. Fino a questo momento la Spagna è una delle squadre più brillanti viste all'opera a Qatar 2022. Il 7-0 delle Furie Rosse contro la Costa Rica è stato davvero impressionante. La squadra gioca a memoria, il centrocampo targato Barcellona (Gavi, Busquet e Pedri) fa faville e il movimento costante senza palla di Dani Olmo, Asensio e Ferran Torres riesce a sopperire alla mancanza di un vero centravanti. I meriti sono tutti Luis Enrique, capace di aver ricreato in una nazionale tutti gli automatismi di una squadra di club. Ma non solo in questi mondiali il ct spagnolo sta rivoluzionando anche la comunicazione. Ha deciso di raccontare la propria esperienza a Qatar 2022 attraverso una serie di dirette su Twitch, a cui risponde alla domande dei suoi followers. Una scelta coraggiosa che rompe gli schemi di un mondo sempre più ingessato.
Irresistibile il siparietto di qualche giorno davanti ad una domanda un po' invadente: come reagirebbe se nell'esultanza Ferran Torres facesse il segno del ciuccio? Lui ha risposto così: "Se lo fa lo sostituisco immediatamente e lo spedisco peer sempre in tribuna senza fargli mai mettere più piede in un campo da calcio, non scherziamo!". Almeno per ora Luis Enrique non vuole diventare nonno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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