Crolla il prezzo del gas, ecco quanto possono risparmiare le famiglie

Il gas scende sotto i 25 euro e questo consente minori costi per le famiglie. Lo scenario internazionale sta lentamente cambiando, per avere un quadro più chiaro sarà necessario attendere il prossimo autunno ma un cauto ottimismo non è balzano

Crolla il prezzo del gas, ecco quanto possono risparmiare le famiglie
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Per capire cosa sta succedendo è utile fare riferimento a tre parametri: prezzo del gas, stoccaggi e futures.

Venerdì 26 maggio un megawattora è stato scambiato sul mercato a 24,8 euro, un calo consistente rispetto ai 140 euro di inizio anno. Un segnale chiaro del crollo del prezzo che, da solo, non autorizza a credere che il peggio sia passato ma consente un cauto ottimismo.

La discriminante principale, come sempre del resto, sarà il clima dei mesi più rigidi che detterà i ritmi della domanda (al netto delle speculazioni, s’intende). Intanto, e questo è un dato certo, il prezzo del gas sul mercato europeo sta precipitando fino a raggiungere i livelli dell’autunno del 2021, quando la Russia non aveva ancora dato inizio al conflitto con l’Ucraina.

Oggi, e questo è un elemento che fa ben sperare, l’Italia è molto meno dipendente dagli umori del Cremlino per quanto riguarda gli approvvigionamenti.

Il prezzo del gas e i minori costi per le famiglie

Se il prezzo del gas, dal quale dipende anche il prezzo dell’energia elettrica, dovesse rimanere posizionato attorno ai 25 euro per megawattora, le famiglie sarebbero oggetto di minori esborsi i quali, per il 2023, sono quantificati tra gli 800 e i 1.200 euro. Ci si attende quindi una sostanziosa diminuzione dei costi delle bollette.

I futures, ossia i contratti siglati a un prezzo stabilito oggi per un acquisto che avverrà in futuro, non segnalano aumenti del costo del gas fino al prossimo autunno. È un buon segnale, perché di norma il prezzo del gas tende a salire un po’ durante l’estate, quando gli operatori iniziano a preparare le scorte per l’inverno.

Questo non sta accadendo perché in Italia le scorte sono già al 72%, cinque punti percentuali in più rispetto al 67% della media Ue. Ciò significa che non ci sarà la consueta corsa all’acquisto che contribuisce a spingere i prezzi verso l'alto. La Commissione europea raccomanda che le scorte dei singoli Stati raggiungano il 90% e ci si trova già a buon punto ma, soprattutto, il prezzo del gas oggi è lontanissimo dai 340 euro registrati ad agosto del 2022.

Tutto ciò contribuisce a calmierare il prezzo del gas per il prossimo ottobre che, stando ai contratti in essere, verrà scambiato a 33 euro al megawattora a ottobre e circa a 47 euro all’inizio dell’inverno.

Quest’ultimo dato indica che, rispetto al prezzo odierno, si stima un aumento di poco superiore al 90% ma, ed è questo a infondere un certo ottimismo, ben inferiore ai prezzi dell’anno scorso.

Quando si inizierà a risparmiare

L'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) annuncerà il 4 giugno il prezzo della materia prima e sapremo quali saranno i prezzi del gas per il mese di maggio, ci si attende quindi un calo più che sensibile dei prezzi, anche se è complesso prevederne l’entità.

Parallelamente ci si aspetta

anche un freno all’inflazione i cui effetti dovrebbero sentirsi nel corso dell’estate che sta per iniziare.

Troppo presto per tirare un sospiro di sollievo ma gli elementi per essere ottimisti ci sono tutti.

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