Clandestini, Maroni: "Reato non applicare legge"

Il ministro degli Interni non lascia spazio errori d'interpretazione: "La legge è chiara e la capisce anche un bambino di 6 anni". Poi si appella al Csm: "Deve intervenire se un giudice non applica le leggi perché questo implica un reato". E assicura: "Tutte le critiche sono infondate"

Clandestini, Maroni: "Reato non applicare legge"

Milano - "Le leggi sono chiare, non posso accettare che un magistrato dica che è una legge incomprensibile e quindi la interpreta in questo o in quel modo. E' un reato non applicare la legge". Così il ministro degli Interni, Roberto Maroni, alla Festa della libertà, in merito alla legge sull’immigrazione clandestina: "Se un magistrato non la applica dovrebbe intervenire il Csm o un altro magistrato perché la legge è chiara e la capisce anche un bambino di 6 anni".

Le politiche immigratorie Maroni non nasconde di aver "sentito critiche e insulti da parte della sinistra e non solo". Ma assicura: "Sono tutte infondate. Continueremo in questa direzione, non perché lo vuole il ministro dell’Interno ma perchè lo vuole tutta la maggioranza".

"Le leggi vengono fatte dal Parlamento e la magistratura deve applicarle - continua il numero uno del Viminale - ovvio che qualunque cosa si faccia c’è sempre qualcuno che è contrario. E', però, strano quando a dire queste cose sono i magistrati".

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