“Cibo avariato e maleodorante”: indagine sul Cpr di Milano

La Guardia di Finanza a Salerno e Milano per acquisire documenti della Martinina Srl di Pontecagnano, affidataria dell'appalto da 4,4 milioni di euro per il centro di permanenza per il rimpatrio di via Corelli

“Cibo avariato e maleodorante”: indagine sul Cpr di Milano
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Cibo avariato e maleodorante, al posto dei prodotti bio di cui si parlava nell'offerta tecnica. Mancavano o erano insufficienti poi i servizi di mediazione culturale, il presidio sanitario, le prestazioni sanitarie specialistiche, in molti casi i medicinali, i servizi di pulizia, le visite di idoneità alla vita in comunità ristretta. Anche i luoghi di culto totalmente assenti. Con l'ipotesi di frode in pubbliche forniture e turbativa d'asta, la procura di Milano ha aperto un’inchiesta sul Centro di Permanenza per il Rimpatrio dei migranti irregolari di via Corelli. Al centro dell’indagine delle fiamme gialle, coordinata dal pm Paolo Storari, c’è La Martinina Srl, di Pontecagnano Faiano, società salernitana aggiudicataria dell’appalto da 4,4 milioni di euro della Prefettura di Milano. Irregolarità nella gestione dei migranti che avrebbero colpito anche i dipendenti del centro che hanno poi lamentato, nella loro quasi totalità, il mancato pagamento del tfr, di parte della retribuzione e pagamenti dopo i sessanta giorni.

Risultano indagati l'amministratore di fatto Alessandro Florenzi e Consiglia Caruso, la rappresentante legale, nonché all’azienda coinvolta per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti in relazione agli eventuali reati commessi dal management.In sede di offerta tecnica per l'aggiudicazione dell'appalto da 4,4 milioni di euro e indetto dalla prefettura di Milano, "producevano documenti contraffatti e con firme apocrife". Erano falsi o contraffatti quindi una decina di contratti o protocolli: dal protocollo d'intesa con la comunità Pastorale, che raccoglie le parrocchie di San Martino in Lambrate e Santissimo Nome di Maria, alle convenzioni con il centro islamico italiano, ai protocolli di intesa con la Dianova onlus. Un contratto salta all'occhio: quello per l'acquisto con Laser Video, di un distributore automatico con istruzioni operative in cinque lingue in grado di erogare tabacchi e ricariche telefoniche, e quello con Orasesta spa per la fornitura di distributori automatici per snack e altri prodotti.

Come si legge nel decreto di ispezione, l'ipotesi della procura è che abbiano commesso frode "ponendo in essere espedienti maliziosi e ingannevoli, idonei a fare apparire l'esecuzione del contratto di appalto conforme agli obblighi assunti e in particolare: simulavano la presenza presso il Cpr" di servizi "pattuiti in sede contrattuale con la prefettura di Milano, servizi in realtà mai prestati o comunque prestati in maniera largamente insufficiente". L'indagine è partita da un approfondimento della Guardia di Finanza sulla gara d'appalto indetta dalla Prefettura milanese. Già in passato c'erano state diverse polemiche sul modo in cui venivano trattati gli ospiti, come documentato dagli ospiti del centro che giravano video con il telefonino e da alcune testimonianze degli operatori del centro.

Un'inchiesta del giornale Altraeconomia aveva messo in luce la presenza dei falsi protocolli e dei servizi non erogati, spiegando ad esempio che La Martinina srl ha due sedi: una a Palazzo San Gervasio, a Potenza e un’altra a Taranto, per la gestione del Cas Mondelli che accoglie minori stranieri non accompagnati.

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