I punti chiave
Il pm di Torino Enzo Buccarelli è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Milano con l'accusa di aver depistato le indagini sul calciatore granata Demba Seck, denunciato dalla ex fidanzata per revenge porn. Nella fattispecie i magistrati meneghini contestano al collega piemontese, tifoso sfegatato del Toro, di aver cancellato un importante elemento di prova - il video incriminato - nell'inchiesta relativa all'attaccante senegalese. Per i reati ipotizzati a carico del pubblico ministero - frode in processo penale e depistaggio - sono previste pene fino a 12 anni di reclusione.
L'accusa nei confronti del calciatore
Come riporta il quotidiano La Stampa, tutto inizia con un esposto della ex compagna di Demba Seck. In sintesi, la ragazza sostiene di essere stata minacciata dal calciatore, al debutto in Serie A con la casacca granata nel febbraio del 2022, di diffondere un video che li ritraeva durante un momento d'intimità. Il filmato sarebbe stato inviato dallo stesso Seck alla presunta vittima e allegato all'istanza presentata da quest'ultima.
Il video
A seguito dell'apertura dell'inchiesta, Buccarelli ha deciso di perquisire l'abitazione del calciatore. In questa circostanza si sarebbe verificata la prima (presunta) irregolarità che ora è al vaglio dei magistrati milanesi. Stando a quanto scrive il quotidiano torinese, Buccarelli avrebbe avvisato del sopralluogo l'agente di Seck. Tanto che all'arrivo dei carabinieri e della Guardia di Finanza nell'appartamento sarebbero stati già presenti gli avvocati dell'attaccante granata. Non solo. In presenza dei militari dell'Arma, Buccarelli avrebbe cancellato il video incriminato - quello allegato all'esposto per revenge porn - dalla memoria dello smartphone in uso al 22enne senegalese ritenendo che non c'erano "esigenze investigative" perché il filmato era già in possesso della procura.
L'indagine sul pm
Dopo la perquisizione, la Guardia di Finanza ha presentato una relazione di servizio alla procuratrice vicaria, Enrica Gabetta, in cui dettagliavano quanto accaduto durante il sopralluogo. Gabetta ha inviato il documento al procuratore generale Francesco Salluzzo che, a sua volta, lo ha introlato alla collega Tiziana Siciliano, a capo del pool per i reati contro la pubblica amministrazione. Da qui, l'indagine che vede indagato il pm con l'ipotesi di reato per frode in processo penale e depistaggio.
Chiaramente l'ipotesi accusatoria è ancora da verificare ma non è escluso anche l'intervento della procura generale della Cassazione che potrebbe intraprendere un'azione disciplinare contro Buccarelli. Per ora sull'inchiesta vige strettissimo riserbo anche se, a quanto pare, la procura milanese avrebbe già acquisito tutti i documenti relativi alle indagini su Seck.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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