"Noi mai contattati". La serie su Sarah Scazzi diventa un caso

Presentata la serie "Avetrana - Qui non è Hollywood". Ma è già polemica con la famiglia Misseri

Sabrina Misseri e Cosima Serrano all'epoca della scomparsa di Sarah Scazzi
Sabrina Misseri e Cosima Serrano all'epoca della scomparsa di Sarah Scazzi
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Non si placano le polemiche sulla serie "Avetrana - Qui non è Hollywood", che narra l'omicidio della 15enne Sarah Scazzi e che sarà disponibile su Disney+ a partire dal 25 ottobre. Dopo le polemiche del sindaco della cittadina pugliese, e i meme sulla locandina di presentazione considerata offensiva da tantissimi utenti social, la serie è stata presentata alla Festa del Cinema di Roma. Presenti il regista Pippo Mezzapesa, gli attori, gli sceneggiatori, i rappresentanti della casa di produzione Groenlandia e di Disney Italia.

Mezzapesa ha rimarcato la volontà di "avvicinarci il più possibile all'umanità di questa storia", ma al tempo stesso "entrarci con grazia rimanendo nei confini del verosimile, rispettando le persone che la vicenda racconta e sviscerarla", oltre che "esplorare la normalità del contesto e l'abnormità che questo delitto ha suscitato". Il produttore Matteo Rovere ha spiegato che, dopo aver prodotto una docuserie sul tema ("La ragazza di Avetrana" in quattro puntate su Sky, ndr), ha mirato a raccontare i fatti emersi esclusivamente dalla verità giudiziaria, sottolineando come siano stati in comunicazione con la famiglia Scazzi, informata in tutte le fasi della lavorazione, sebbene ci sarebbero state "sensibilità diverse".

Diverso il punto di vista dell'altra famiglia, la famiglia Misseri, che vede coinvolti direttamente lo zio di Sarah, Michele Misseri - che ha scontato 8 anni per occultamento del cadavere della nipote e che, tornato in libertà a febbraio, ha ribadito di essere l'unico responsabile dell'omicidio - Sabrina Misseri e Concetta Serrano che sono state condannate all'ergastolo per l'omicidio e che non hanno mai smesso di professarsi estranee alla vicenda.

"Non siamo mai stati direttamente contattati dalla produzione di Groenlandia o di Disney in merito alla serie. Nessuno ci ha mai dato informazioni specifiche a riguardo, e stiamo valutando le azioni legali da intraprendere nei confronti della produzione: aspettiamo la trasmissione per vagliare il racconto fatto. Di certo si tratta dell'ennesimo capitolo che aggiunge dolore al dolore", hanno fatto sapere i Misseri.

Già alcuni giorni fa Valentina Misseri avrebbe preso le distanze dai contenuti della serie tv e durante la trasmissione "Far West" ha fornito una sua versione dei fatti, che si discosta dalla verità giudiziaria e che punta alla colpevolezza del padre Michele. "Secondo me lui ci ha provato con Sarah. Giustamente lei si è rifiutata. E forse lì mio padre ha temuto che Sarah l'avrebbe raccontata a noi. Secondo me lui è lì che poi l'ha voluta zittire, l'ha voluta zittire per sempre", aveva detto Valentina ai microfoni della trasmissione tv.

Le polemiche non sembrano destinate a placarsi, e in molti hanno notato come grandi assenti

nella nutrita platea romana fossero gli autori del libro "Sarah - La ragazza di Avetrana", uscito nel 2020, alla base tanto della docuserie Sky quanto ora della serie Disney. Al momento non è dato saperne il motivo.

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