Fa discutere la nuova testimonianza di un’albergatrice nel giallo di Liliana Resinovich. La donna scomparve da Trieste il 14 dicembre 2021 e venne trovata morta tre settimane più tardi nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico giuliano. Una prima indagine, una richiesta di archiviazione, una riapertura delle indagini più tardi, una professionista nel settore della ricezione ha rivelato nuovi presunti dettagli alla famiglia Resinovich.
Questi dettagli sarebbero relativi al menage tra Liliana e il marito Sebastiano Visintin, che, va ricordato, non è mai stato indagato. Secondo l’albergatrice, nonostante Sebastiano dica il contrario, pare che i rapporti non siano stati idilliaci tra i due, tanto che Lilly avrebbe chiesto, di nascosto da lui, di dar loro camere separate ogni volta che avessero soggiornato nella sua struttura.
L’albergatrice ha contattato Sergio Resinovich e la famiglia, attraverso i suoi legali, ha depositato in procura la documentazione relativa alla testimonianza della donna. Tuttavia la donna ha parlato anche di alcune discussioni avute con Sebastiano dopo la scomparsa di Lilly e il ritrovamento del corpo. Una in particolare, risalente a giugno 2022, avrebbe visto Sebastiano molto arrabbiato, perché nessuno nella vicenda fosse dalla sua parte.
“Io gli dico che lui sa benissimo che io ero amica di Lilly - ha spiegato l’albergatrice in un’intervista telefonica a ‘Chi l’ha visto?’ in merito a questa lite - Gli ho detto: tu non sai quello che io e Lilly ci siamo dette. E lui sgrana gli occhi e inizia ad andare nel panico. Comincia a camminare avanti e indietro molto arrabbiato e a minacciare”.
La donna avrebbe spiegato meglio perché si sarebbe sentita minacciata: “Lui dice che la gente non sa quello che lui è capace di fare, perché lui è capace di tutto. Io l’ho percepita proprio come una minaccia rivolta a me, chiara e diretta. Ma quanto io gli ho detto che chi ha ucciso Lilly ha i giorni contati, che la verità verrà fuori. Lui mi ha detto: no, non viene fuori niente, adesso il caso viene chiuso. Tutto molto agitato, molto arrabbiato. Gli ho detto: è solo questione di tempo, sicuro verrà fuori”.
La chiosa finale dell’albergatrice spiegherebbe perché abbia deciso di parlare ora: “Io adesso non so se questa testimonianza può essere importante o meno. Voglio avere la coscienza a posto perché la Lilly è stata una donna veramente meravigliosa”. Secondo l’avvocato Antonio Cozza, che segue la cugina di Liliana Silvia Radin, questa testimonianza “ci dà prova che qualcosa non andava prima” nella coppia.
Il legale afferma anche che la donna è attendibile su questo punto, ovvero sul menage famigliare, perché sono state prodotti foto e messaggi scambiati con Sebastiano. Nulla però è stato attestato di ciò che sarebbe accaduto dopo la scomparsa di Lilly.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.