Non si spengono la polemiche sul caso della morte del tunisino colto da malore durante un fermo di polizia ad Empoli. L'uomo è deceduto dopo un malore mentre si trovava ammanettato perché poco prima aveva avuto alcuni atteggiamenti violenti contro un negoziante indiano. Proprio su questo episodio è intervenuto ieri il ministro degli Interni, Matteo Salvini: "Totale e pieno sostegno ai poliziotti che a Empoli sono stati aggrediti, malmenati, morsi".
E oggi il ministro nel corso di una diretta Facebook è tornato sul caso e ha aggiunto: "Se i poliziotti non possono usare le manette, che fanno, offrono cappuccio e brioche?". All'Adnkronos ha invece parlato la sorella di Stefano Cucchi, Ilaria: "Dava in escandescenza? Questi fatti sono tutti uguali e sappiamo già come andrà a finire. La quarta sezione della Cassazione dirà che non c'è nessun colpevole". Insomma la morte del tunisino di certo continuerà ad alimentare polemiche.
Sul caso è intervenuto anche il Luigi Manconi, direttore dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali: "La vittima aveva, oltre che le manette ai polsi, le caviglie legate e si trovava, di conseguenza, in una condizione di totale incapacità di recare danno ad altri e a sé. Come è potuto accadere, dunque, che in quello stato abbia perso la vita e che non sia trovato modo di prestargli soccorso?".
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