Il terribile attacco alla chiesa francese di Rouen ha messo in allarme l'Italia. Ora nei luoghi sensibili verrano schierati i reparti speciali per prevenire e combattere il terrorismo.
Parà e marina come scudo contro il jihad
L'ennessimo attentato in Francia dimostra quanto sia difficile prevedere i raid dei lupi solitari dell'Isis. E quanto sia impossibile monitorare ogni luogo a rischio. L'Italia per non farsi trovare impreparata ha avviato un nuovo dispositivo di sicurezza. Ai 7 mila miliatari impiegati, insieme alle forze dell'ordine, in protezione delle zone sensibili, si aggiungono gli uomini dei reggimenti d'assalto.
I Col Moschin dei paracadutisti e Comsubin della marina, raggruppamento subacquei e incursoni saranno utilizzati in caso di emergenza e necessità. Ma non solo. Per loro il Viminale ha cucito ruoli anche nell'ambito della prevenzione e dei controlli. Il Colle, come riferisce Il Messaggero, ha già effettuato diverse esercitazioni antiterrorismo con questi "Rambo" dell'esercito.
Nel caso in ci fosse bisogno del loro intevento saranno impiegati da Roma in su, sotto il comando del Gruppo di Intervento Speciale (Gis.). Il dispositivo di sicurezza è già avviato, anche se l'intelligence italiano ammette che è difficile valutare quanto sino a rischio le nostre città.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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