Dopo l'addio alla Rai torna a parlare Milena Gabanelli. L'ex conduttrice di Report non usa giri di parole e in un'intervista all'Agi mette nel mirino i vertici del servizio pubblico: "I partiti sono molto presenti sia nel Consiglio di amministrazione che nella Commissione di Vigilanza Rai, ma non ci sarebbe nulla di scandaloso se almeno tutti i componenti avessero competenze sia televisive che nella gestione di un’azienda con 12.000 dipendenti. Purtroppo non è così, e questo genera danni, ritardi, e il perenne sospetto che dietro a scelte che coinvolgono un conduttore o un giornalista, ci sia sempre una manovra politica, anche quando si tratta di legittime scelte editoriali, giuste o sbagliate che siano". Poi parla del Cda e anche qui spiega come, a suo dire, i vertici del servizio pubblico spesso non riesca a rispettare i suoi obiettivi: "Il Cda Rai dovrebbe fare quello che fanno tutti i consigli di amministrazione: amministrare affinchè l’azienda sia sana e competitiva rispettando la mission". Sul silenzio dei giornalisti Rai per il suo addio, la Gabanelli afferma: "Ho svolto il mio compito, mi è stata fatta una proposta che ho ritenuto di non accettare, mi sono dimessa. Il mondo del lavoro funziona così dappertutto, non mi sento vittima di alcunchè, e con i colleghi ho sempre avuto un rapporto leale e caloroso".
Infine sull'ipotesi di un ripensamento sulle dimissioni afferma: "Di irrevocabile c’è solo la morte...e per il momento mi sento abbastanza viva. Nessuno è indispensabile, e dentro la Rai ci sono tanti colleghi che fanno eccellente servizio pubblico".
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