Genova, sparito in mare comandante di un cargo

Scomparso il comandante della Giannina. Trovate tracce ematiche sul pontile e sulla divisa di uno degli ufficiali dell'equipaggio. Si teme un omicidio

Genova, sparito in mare comandante di un cargo

Un giallo a bordo della Giannina, cargo della Msc arrivato nel porto di Genova lo scorso 21 ottobre. Sbarca l'equipaggio, tranne una persona: il comandante Jury Kharytonov, 54 anni, ucraino, scompatso nella notte tra il 19 e il 20 settembre mentre l'imbarcazione si trovava al largo di Salerno. Nessuno sa che fine abbia fatto. Si è suicidato? È caduto in mare per errore? Gli interrogativi sono molti. Troppi. Anche l'equipaggio non sa cosa dire.

Come riporta Il Corriere, gli uomini dell'equipaggio "hanno detto di aver visto per l’ultima volta il comandante fra il pomeriggio e le sette di sera del diciannove ottobre, quando aveva preso posto al suo turno al timone e di essersi accorti della sua assenza solo vero le quattro di mattina del 20 ottobre, al momento del cambio". A partire da quella data, però, si sono perse le sue tracce. La moglie di Kharytonov non crede né all'ipotesi del suicidio né tanto meno a quella della caduta accidentale in mare: "Mio marito non aveva motivo di togliersi la vita, era invece felice di tornare a casa fra pochi giorni. E non può essere caduto fuori bordo, non un uomo della sua esperienza. Lo hanno ucciso".

Una certezza granitica, quella della moglie del comandante, che pare trovare conferma in alcune tracce di sangue, rilevate grazie al luminol, ritrovate sulle uniformi di un ufficiale dell'equipaggio e sul pontile del cargo. Non è ancora stata trovata l'arma del presunto omicidio, ma potrebbe esser stata gettata in mare e inghiottita per sempre dai flutti. Ma le tracce di sangue sembrano indicare una pista ben precisa. E anche inquietante.

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