Le frasi di Donald Trump ostili alla difesa dell'Europa da parte dell'America sono certamente inquietanti e offensive, ma sono comunque un campanello di allarme sui rischi a cui può portare il pacifismo furbetto tanto di moda in questa parte del mondo. Trump, ex e probabile prossimo presidente degli Stati Uniti, ha detto ieri durante un comizio nel South Carolina, che i membri dell'Alleanza atlantica - quindi anche l'Italia - devono spendere come da impegni presi il 2% del loro Pil per la difesa comune e ha dichiarato che non esiterebbe a incoraggiare la Russia ad attaccare i Paesi che non rispettino quest'obbligo, definendoli «delinquenti».
Detto che tutti i Paesi europei membri della Nato sono ben lontani da quel due per cento (l'Italia è all'1,68 - circa 33 miliardi l'anno - contro il 3,45 degli Stati Uniti) è chiaro che l'America, non solo Trump, è stufa di pagare la maggior parte del conto per la sicurezza di commensali abituati a mangiare a sbafo fin dalla fine della Seconda guerra mondiale e nei cui Paesi, per di più, si è fatta larga l'idea che i soldi investiti per la difesa sono sterco del diavolo sottratti a esigenze più pressanti e che la Nato è una sorta di associazione a delinquere internazionale. Difficile dare torto a Trump nelle cui parole ci sono sì propaganda e demagogia, ma anche un sottinteso assai semplice: pace e libertà non sono gratis, hanno un costo e vanno difese da malintenzionati se necessario con armi e tecnologie più efficaci di quelle degli aggressori. In altre parole: se vuoi stare in pace non basta esporre alle finestre bandiere arcobaleno o marciare coi ceri in mano, devi armarti altrimenti il Putin di turno farà di te ciò che vorrà.
Dubito che l'America possa permettersi di far scorrazzare a piacimento potenze che le contendono il ruolo di guida del mondo (pagherebbe lei per prima prezzi altissimi) ma non dubito che, Trump o non Trump, l'Europa debba velocemente mettersi nelle condizioni di potersi difendere da sola, che poi è l'unico modo per sganciarsi dalla sudditanza nei confronti degli
Stati Uniti e la strada corretta per poter contare qualche cosa nei processi di pace dei focolai e falò che stanno incendiando il mondo. Costa? Certo, ma meno delle conseguenze di essere alla mercé di alleati e avversari.
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