Il padre ha un ictus ma il 112 è intasato: soccorso dopo 40 minuti

La linea intasata da chiamate per il maltempo. Ora l'uomo è in gravissime condizioni

Il padre ha un ictus ma il 112 è intasato: soccorso dopo 40 minuti

Aveva chiamato il 112 nel tentativo di prestare soccorso al padre, un uomo di 81 anni colpito da un ictus. Ma la risposta era arrivata solamente 40 minuti dopo la telefonata. Ora l'uomo è ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale.

È successo lo scorso lunedì pomeriggio: intorno alle 18.15 l'uomo si sente male a causa di un ictus. La figlia chiama prontamente il 112, ma dall'altro capo del telefono risuona solamente una melodia preregistrata. Sono ormai le 19.02 quando un centralinista prende la chiamata: l'uomo viene quindi trasportato in ospedale in codice rosso.

La vicenda, raccontata dal Corriere della Sera, testimonia il mancato funzionamento del sistema del numero unico per le emergenze. Il ritardo della risposta, infatti, è stata una conseguenza delle numerose richieste arrivate ai soccorritori, a causa del maltempo: sembra che la linea fosse intasata da chiamate per piccoli allagamenti domestici, che il centralino doveva girare ai vigili del fuoco.

Il caso è stato denunciato anche dai sindacati, che sottolineano il malfunzionamento dell'intero sistema:"Un modello che convoglia nello stesso calderone un tetto pericolante, una cantina allagata, una richiesta di informazioni o, come nel nostro caso, un grave problema di salute, è quanto di più distante dall'idea di un sistema di emergenza efficace".

Per affrontare i problemi legati al numero unico di emergenza è stato organizzato un evento, che avrà luogo a febbraio 2019, nel corso del quale il sistema del 112 verrà analizzato e valutato da una serie di esperti. Poi verrà prodotto un documento, che verrà sottoposto ai politici, nel tentativo di migliorare il sistema di emergenza.

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