Nell’Italia del Green pass e delle discoteche chiuse risulta facile organizzare un rave party abusivo? Pare proprio di sì. Prova di questo è quanto sta accadendo in una campagna nei pressi di Valentano, nell'alta Tuscia, migliaia di persone si ritrovino per divertirsi in barba alle norme anti assembramento. I partecipanti hanno occupato un terreno dell'area di proprietà della famiglia Camilli, ex presidente della Viterbese calcio, dove sorgono una villa ed una azienda agricola. Per di più non solo per una notte. La festa secondo i piani deve andare avanti fino al 18 agosto.
Nel corso del rave party, per di più, è anche accaduta una tragedia: la morte di un ragazzo che partecipava all’evento. Il giovane era scomparso intorno alle 19:30 di ieri nei pressi del lago di Mezzano. Appena scattato l’allarme per la sparizione del giovane sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale Compagnia, anche con l’ausilio di un elicottero che ha sorvolato la zona, e i poliziotti della Questura di Viterbo. Le ricerche del giovane sono continuate per tutta la notte, fino al tragico epilogo. Al momento non è stato ancora accertato se dopo aver fatto il bagno il giovane sia tornato a riva e si sia ritrovato con altri al raduno oppure sia rimasto vittima di un malore mentre si trovava in acqua. Oltre al giovane trovato morto due ragazzi invece sono risultati in coma etilico e, per questo, soccorsi.
Sullo svolgimento illegale del rave party è intervenuta anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che con un messaggio postato su Twitter ha attaccato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese: "Droga, alcol, occupazioni delle proprietà private e devastazione di angoli naturali: è questo il risultato di un maxi rave party, con migliaia di persone, al lago di Mezzano di Valentano (Viterbo)". Nel messaggio, inoltre, si legge: "Come possono essere tollerati eventi del genere, dove regna l'illegalità e le misure di sicurezza per la pandemia non vengono minimamente rispettate?". La Meloni ha, quindi, invitato il ministro Lamorgese non solo ad agire "immediatamente" ma anche a procedere con lo sgombero. “Oppure considera accettabile questo spettacolo indecoroso?", ha concluso la leader di FdI.
Droga, alcol, occupazioni di proprietà private, devastazione di angoli naturali: è il risultato di un maxi rave party a Valentano (VT). Come possono essere tollerati eventi dove regna illegalità e le misure di sicurezza non vengono rispettate? Lamorgese intervenga immediatamente pic.twitter.com/G004WQU111
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) August 16, 2021
Anche i sindaci di Valentano, Bagnoregio e Latera hanno manifestato la loro indignazione per lo svolgimento del rave party, peraltro in una zona di interesse archeologico-culturale. "Il Comune di Valentano è seriamente preoccupato e condanna con fermezza quanto sta accadendo al rave party allestito illegalmente in un'area privata sulle sponde del lago di Mezzano", ha dichiarato in una nota il primo cittadino di Valentano, Stefano Bigiotti. Quest’ultimo ha rimarcato che quanto sta accadendo rappresenta una situazione "che pregiudica la sicurezza dell'intera comunità locale, non solo per gli elevatissimi rischi legati all'emergenza epidemiologica, per la quale il governo ha chiesto alla popolazione sforzi immensi, ma anche per i pericoli connessi a diverse ad altrettanto gravi circostanze, che potrebbero conseguire al protrarsi di un evento costituito da migliaia di persone assembrate in un luogo non attrezzato e destinato ad attività agricole, pertanto privo di ogni fondamentale presidio".
Bigiotti, in contatto con Prefettura e Questura di Viterbo, ha chiesto l'intervento del ministro dell'Interno: "Chiediamo da subito un intervento ferreo e tempestivo al ministro Lamorgese, affinché vengano ripristinate, immediatamente e con ogni urgenza, le condizioni di legalità.
Questo anche per rispetto di chi, con fatica, lavora quotidianamente osservando le regole imposte per contrastare la diffusione del Covid-19. Ci auguriamo che i colpevoli di questa scellerata e vergognosa iniziativa possano essere prontamente individuati e assicurati alla giustizia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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