
Una terza dose in tempi stretti da inoculare alle persone fragili e ai soggetti vaccinati per primi, i cui anticorpi sono calati in maniera significativa, e una quarta modificata, adattata alle varianti da somministrare successivamente. Quindi, vaccini mRna per fortificare le difese dei cittadini maggiormente a rischio e, a seguire, un antidoto completamente nuovo che possa bloccare la diffusione delle diverse varianti del Covid-19. Su questo vaccino, come riporta il quotidiano Il Messaggero, sono all’opera le case farmaceutiche. Le mutazioni continue del virus preoccupano gli scienziati, che studiano quelle più aggressive, come la Delta, prevalente in Europa, e la Lambda, che si sta diffondendo in Perù e in sud America.
In Italia, si conta di arrivare all’80% dei vaccinati nelle prossime settimane, un risultato importante, ma il nuovo quadro che emerge ha reso necessario l’incremento delle dosi di vaccino. Nei prossimi nove mesi sono attese ben 80 milioni di fiale. Il bisogno impellente di avere a disposizione gli antidoti potrebbe accelerare anche il procedimento per l’autorizzazione di due vaccini ancora non approvati: Curevac e Gsk-Sanofi. Pfizer e Moderna, invece, sono al lavoro per immettere sul mercato un vaccino che abbia maggiore efficacia contro le varianti del Coronavirus.
Intanto, nel prossimo trimestre, ci sarà la consegna di circa 10 milioni di dosi Pfizer e 12,5 milioni di Moderna. L’obiettivo, in ogni caso, una volta somministrata la terza dose alle persone fragili e vaccinate da diversi mesi, è di intervenire sulle temute varianti, che si diffondono con maggiore velocità e sono ancora poco conosciute. Le continue mutazioni, secondo gli esperti, dovrebbero rendere il virus meno aggressivo, ma ciò non è confermato dalle statistiche degli ultimi mesi. Per questo motivo si pensa di intervenire con vaccini modificati che possano, in maniera trasversale, fornire anticorpi efficaci contro le varianti.
Le notizie degli ultimi giorni, però, non sono così negative, poiché la quarta ondata del Covid-19 sembra, fino a questo momento, non incidere in maniera importante, con l’indice Rt che potrebbe scendere nelle prossime settimane.
Il monitoraggio è, comunque, quotidiano, e, nonostante un certo ottimismo, la campagna vaccinale non tira il freno, anzi, il governo intende spingere sempre più forte in previsione dell’arrivo dell’autunno e del freddo, che potrebbe cambiare le carte in tavola e causare una crescita esponenziale dei contagi.
Benvenuto nel circo mediatico del terrore.
Chi visse sperando........
Benvenuto nel circo mediatico del terrore.
Evidentemente il governo con le case farmaceutiche avevano fatto dei contratti milionari e adesso la produzione che va a gonfie vele non collima con le vaccinazioni.
La scadenza delle fiale ovviamente porta tutto il sistema ad accelerare le inoculazioni, pena buttare nella spazzatura milioni di fiale.
Eh si,sono già pronte le nuove varianti...ne stanno già parlando in TV.
La storia è piena di sostanze miracolose dagli stupefacenti effetti immediati e dalle nefaste conseguenze nel tempo
Si indignano e criminalizzano chi la pensa diversamente mentre chi muore per il vaccino avendo creduto nel siero salvifico o ha avuto danni permanenti, nulla tutto tace e passa inosservato .
La cosa, allora, sta diventando assai preoccupante...
Molti dati influenzali,certi sono stati catalogati come covid da remoto dai medici di base.
Uno di questi il mio medico di base col quale ciò litigato molto.