
Si sono chiusi in casa con una coppia di occupanti di origini egiziane, quattro agenti della polizia locale che rischiavano di essere aggrediti. Fuori, davanti alla porta, li aspettavano una ventina di persone agguerrite che urlavano. È accaduto al quarto piano di una palazzina in largo dei Gelsomini, civico 3. Quando gli agenti si sono accorti del rischio che stavano correndo, hanno sbarrato l'ingresso e la soluzione, per fortuna, ha retto. Sono rimasti lì per un'ora e mezzo, in attesa dei rinforzi.
La questura ha così inviato alcune squadre del Reparto mobile che, dopo essersi beccati sputi e lanci di bottiglie, alle 18 circa del pomeriggio, sono riuscite a scortare i quattro vigili fuori dallo stabile, intorno alle 18 di ieri pomeriggio.
Il problema delle case occupate è una piaga sociale nel quartiere Giambellino-Lorenteggio, una delle zone più complicate nella crisi sociale milanese. La maggior parte del quartiere è di proprietà dell’Aler. La famiglia di ieri,una coppia egiziana con quattro bambini, occupava invece un appartamento di proprietà del Comune. E proprio ieri il "Comitato abitanti Giambellino-Lorenteggio", con i vigili ancora barricati nella casa, ha scritto un post su Facebook: "Lo sgombero non lo porteranno a termine. Continua la resistenza, dopo Aler ora il nemico si chiama Mm e Comune di Milano". E poco più tardi: "Volevano buttare in mezzo alla strada una famiglia? La solidarietà vince ancora! Uniti si vince, basta sgomberi!".
All'arrivo della questura quasi un centinaio di persone e occupavano tutto il cortile.
A quel punto non c’erano più le condizioni di sicurezza per uscire ed è dovuta intervenire la polizia. Per spegere la tensione, è stato alla fine deciso di rinviare lo sgombero. Due agenti sono anche rimasti contusi.
le cosiddette Forze dell'Ordine - ormai scadute a figuranti che alimentano il Caos -
scappano di fronte a quattro scalmanati che non vogliono che si attui
uno sfratto? Meglio così! Stanno facendo le prove generali in vista di
qualcosa di più importante.
Infatti, si spera che le stesse Forze di Polizia - quando ci saranno le sommosse per liberare l'Italia -
si comportino nello stesso modo e non si azzardino, al contrario, a difendere con la forza i responsabili
(gli attuali e passati governanti)
di questa situazione fallimentare e demenziale in cui sta precipitando il Paese.