Si erano dati appuntamento fuori dalla scuola per un regolamento di conti. Al termine delle lezioni, avevano sistemato a suon di botte quella lite iniziata all'interno dell'istituto. Tra calci, pugni, spintoni e risate complici, una rissa tra giovanissimi scoppiata un mese fa a Medicina, nel bolognese, aveva suscitato sconcerto. A far inorridire e preoccupare era stata innanzitutto l'età dei contendenti, appena 15enni, e la loro violenza ripresa da uno smartphone per poi essere postata in rete. Quelle immagini sono finite nella mani dei carabinieri e ora la vicenda ha avuto risvolti giudiziari.
I militari hanno infatti segnalato alla procura presso il tribunale per i minorenni di Bologna tre quindicenni protagonisti dell'episodio consumatasi davanti a una scuola media cittadina. I ragazzini al centro della vicenda sono ora accusati di lesioni personali a un loro coetaneo, finito al pronto soccorso con lesioni guaribili in 20 giorni. I fatti contestati risalgono al primo pomeriggio del 4 maggio scorso, quando due alunni dell'istituto avevano deciso di affrontarsi fisicamente dopo un alterco scoppiato all'interno delle mura scolastiche. E il regolamento di conti, in effetti, c'era stato: violento e senza esclusione di colpi.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i due hanno cominciato a picchiarsi davanti a diversi compagni, che hanno ripreso la scena con i loro telefonini. Il video della rissa era stato poi diffuso in rete e successivamente acquisito dai carabinieri. Nelle immagini si vedono e si sentono gli amici ridere mentre assistono, senza intervenire, alla scazzottata. Una voce femminile adulta prova a dissuadere i litiganti. "Ragazzi, chiamiamo i carabinieri? La smettete, per favore?", dice, senza però ottenere ascolto. "Stiamo giocando...", rispondono i giovanissimi. Solo quando uno dei due contendenti finisce a terra e si trova in difficoltà, un paio di amici si avvicinano per aiutarlo, cercando di allontanare l'altro. Per farlo, a quanto pare, lo spostano a forza, arrivando a fargli male.
Il quindicenne che aveva avuto la peggio, era finito in ospedale con una spalla lussata e un ematoma alla palpebra sinistra con emorragia dell'occhio. All'indomani dell'accaduto, i genitori del ragazzo ferito si erano rivolti ai carabinieri per denunciare chi aveva procurato quelle lesioni al figlio. Così sono iniziati i primi accertamenti sull'accaduto. Dopo avere ascoltato i protagonisti della lite e alcuni testimoni, i militari hanno anche esaminato i filmati realizzati con gli smartphone, dai quali pare emergessero con chiarezza alcuni dettagli
Sulla base i quella attività di indagine, i carbinieri hanno identificato tre ragazzini, coetanei del ferito: il primo compagno
con il quale si stava picchiando e due amici intervenuti per fermarlo. Dell'intera vicenda è stata informata la Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, che valuterà le posizione dei tre quindicenni indagati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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