Non è un problema degli alimenti in sè ma di cosa c'è al loro interno: una ricerca appena pubblicata sulla rivista Bmc Medicine e portata avanti dal team del prof. Robert Wagner, ricercatore clinico in diabete e metabolismo all'università Heinrich Heine di Dusseldorf, un additivo alimentare presente nei frullati, nel gelato e nel latte di soia sarebbe in grado di scatenare il diabete di tipo 2.
Di cosa si tratta
Nel caso specifico sarebbe la carragenina, conosciuta anche con il nome di "E 407", a provocare la malattia: si tratta di un composto gelatinoso che si ottiene dalla lavorazione di alghe rosse e largamente utilizzata nell'industria agro-alimentare come addensante, stabilizzante ed emulsionante. Ebbene, secondo questa ricerca gli emulsionanti potrebbero danneggiare l'intestino destabilizzando i livelli di zucchero e potrebbero anche portare alla comparsa di tumori. Lo studio ha preso in esame alcuni uomini giovani di età fra 27 e 31 anni i quali hanno assunto 250 mg al giorno di carragenina per due settimane contro un altro gruppo a cui è stato dato il placebo.
I risultati
I pazienti sono poi stati sottoposti a risonanze magnetiche su cervello e intestino per scoprire se ci fossero segnali di infiammazione e misurato la sensibilità dell'insulina: ebbene, i risultati hanno messo in evidenza i partecipanti che hanno assunto le quantità giornaliere di carrageinia hanno visto ridotta la sensibilità all'insulina e i primi segnali di disfunzione epatica. Non solo, ma nel cervello è stata riscontrata un'infiammazione dell'ipotalamo, ossia l'area che è preposta al metabolismo degli zuccheri. Successive indagini con mezzi strumentali hanno evidenziato anche una maggiore permeabilità dell’intestino tenue: significa che ci sono più batteri che possono attare questo organo del nostro corpo ed è correlato a un aumento del diabete di tipo 2 e altre patologie.
"Intestino a rischio"
"La nostra ricerca suggerisce che il consumo di carragenina, analogamente a quanto osservato negli studi sugli animali, può compromettere la funzione barriera dell’intestino", ha dichiarato il prof. Wagner. "Ciò potrebbe avere conseguenze a lungo termine sulla salute e aumentare il rischio di malattie infiammatorie".
Cos'è il diabete di tipo 2
Quando si parla di diabete di tipo 2 ci si riferisce ad una patologia che colpisce il 90% dei casi di diabete: non si può trasmettere e si caratterizza per gli elevati livelli di glucosio nel sangue ed è correlato a patologie come obesità,
sovrappeso, alimentazione scorretta e scarso movimento. Nel diabete di tipo 1, invece, è il pancreas che non riesce in maniera corretta a produrre l'insulina causando la distruzione delle beta-cellule che producono questo ormone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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