Parte la sfida alla Cina: navi da guerra americane e canadesi nello stretto di Taiwan

Una nave da guerra statunitense e una canadese hanno attraversato le acque che separano Taiwan e la Cina, una settimana dopo che Pechino ha tenuto esercitazioni militari su larga scala nel passaggio sensibile

Parte la sfida alla Cina: navi da guerra americane e canadesi nello stretto di Taiwan
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Prima le maxi esercitazioni militari Joint Sword-2024B della Cina attorno a Taiwan. Poi l'ispezione del leader cinese Xi Jinping in una brigata della Forza missilistica dell’Esercito Popolare di Liberazione nella provincia dell’Anhui, con tanto di invito a migliorare la preparazione al combattimento. Infine il passaggio di navi da guerra delle Marine di Stati Uniti e Canada attraverso lo Stretto di Taiwan. Sono giorni carichi di tensione per l'Indo-Pacifico, culminati, appunto, dal transito di alcune imbarcazioni di Washington e Ottawa nei pressi di Taipei, in una mossa che - come sempre avviene in questi casi - ha scatenato le ire di Pechino.

Cosa succede nello Stretto di Taiwan

Il ministero della Difesa taiwanese ha fatto sapere che domenica 20 ottobre navi da guerra statunitensi e canadesi hanno navigato attraverso lo Stretto di Taiwan. Le due imbarcazioni hanno navigato attraverso lo Stretto dirette a nord, e nel frattempo le forze armate taiwanesi hanno mantenuto "il pieno controllo del mare e dello spazio aereo circostanti", si legge nella nota diffusa dal dicastero su X. Il comunicato non ha menzionato i nomi delle due navi, ma secondo la Settima flotta della Marina Usa si tratta del cacciatorpediniere lanciamissili classe Arleigh Burke Uss Higgins e della Fregata di classe Halifax della Marina reale canadese Hmcs Vancouver.

Gli Stati Uniti e i loro alleati attraversano regolarmente i 180 chilometri dello Stretto di Taiwan per rafforzare il suo status di via d'acqua internazionale. "Il cacciatorpediniere lanciamissili USS Higgins (DDG 76) di classe Arleigh Burke e la fregata HMCS Vancouver (FFH 331) di classe Halifax della Royal Canadian Navy hanno condotto un transito di routine nello Stretto di Taiwan il 20 ottobre", ha affermato la Settima Flotta della Marina degli Stati Uniti in una dichiarazione. "Il transito di Higgins e Vancouver attraverso lo Stretto di Taiwan ha dimostrato l'impegno degli Stati Uniti e del Canada nel sostenere la libertà di navigazione per tutte le nazioni come principio", ha proseguito.

Secca e immediata la replica della Cina, secondo cui le azioni degli Stati Uniti e del Canada hanno interrotto "la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan". "Il PLA Eastern Theater Command ha organizzato forze navali e aeree per monitorare e rimanere in allerta durante il transito, gestendo la situazione secondo le leggi e i regolamenti", ha affermato il portavoce militare cinese, il capitano Li Xi, in una dichiarazione.

Botta e risposta

"La questione di Taiwan non riguarda la libertà di navigazione, ma riguarda la sovranità e l'integrità territoriale della Cina", ha affermato il portavoce del Ministero degli Esteri Lin Jian. "La Cina si oppone fermamente a qualsiasi paese che provochi o minacci la sovranità e la sicurezza della Cina in nome della libertà di navigazione", ha aggiunto l'alto funzionario cinese.

Ricordiamo che il transito delle imbarcazioni di Stati Uniti e Canada nelle acque dello Stretto è avvenuto meno di una settimana dopo che la Cina ha condotto esercitazioni militari su larga scala attorno a Taiwan e alle isole circostanti, simulando la chiusura dei porti chiave (e non solo). In quei giorni Pechino ha impiegato un record di 125 aerei, oltre alla sua portaerei Liaoning e alle navi come parte delle manovre effettuate in risposta a un discorso del Presidente taiwanese Lai Ching-te per la Festa Nazionale. Lai aveva sottolineato il suo impegno a "resistere all'annessione o all'invasione" da parte di Pechino.

Nel frattempo, il candidato repubblicano alla presidenza Donald Trump ha affermato che

imporrebbe tariffe aggiuntive alla Cina se Pechino "entrasse a Taiwan". "Direi: se andate a Taiwan, mi dispiace farlo, vi tasserò dal 150% al 200%", ha affermato l'ex presidente degli Stati Uniti.

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