Prudenti negli investimenti, poco inclini alla diversificazione e con una predilezione per i Btp. Sono tre peculiarità dei risparmiatori italiani emerse dall'indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2024 realizzata da Intesa Sanpaolo e Centro Einaudi. Il 65% degli italiani sceglie la sicurezza come prima caratteristica cui prestare attenzione quando si investe (dal 60% del 2023). Scivola sotto la soglia del 50% la quota di risparmiatori che si reputa competente in materia finanziaria, mentre la diversificazione dei portafogli appare in declino, con solo il 30% dei risparmiatori che, tra il 2021 e il 2024, hanno optato per strumenti diversificati (dal 40% nel 2019).
L'orizzonte temporale invece si amplia: i risparmiatori con focus su una prospettiva di tre anni o meno sono passati dal 65% di 10 anni fa al 40% attuale, mentre è triplicata la quota di chi valuta investimenti su un orizzonte di 5-10 anni (dal 6 al 19%). Si conferma l'amore per i Btp. La quota dei portafogli dedicata al reddito fisso sale dal 28 al 34% e l'indice di soddisfazione segna un massimo storico, con oltre 8 investitori soddisfatti per ogni insoddisfatto. In lieve calo la percentuale di chi opera in azioni (dal 6 al 5,6%) così come la quota delle azioni nei portafogli (dal 21,1% nel 2021 al 17,4% nel 2024).
Dall'indagine emerge un incremento nelle assicurazioni a copertura delle spese mediche, dal 14 al 17% del campione. Da capire se si tratta di una tendenza strutturale o solo una conseguenza della pandemia.
A livello di previdenza complementare, le adesioni generali si confermano basse (meno del 20% del campione), anche se crescono le sottoscrizioni da parte dei giovani al secondo e terzo pilastro pensionistico (dal 10 al 20%).
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