"Abbiamo portato il discorso antifascista sin dentro il Parlamento Europeo più a destra della storia". Questa è l'esultanza di Ilaria Salis in un post pubblicato sui social nelle scorse ore, come se il parlamento di Bruxelles fosse un covo di fascisti. L'antifascismo, quello vero, non è un tabù, anche perché il fascismo è un concetto che ormai esiste solamente nella testa di chi ha bisogno di definirsi antifascista per esistere, in qualche modo.
"La sera, in città, si è svolta la presentazione del fumetto di Zerocalcare "Questa notte non sarà breve", il cui ricavato serve al sostenere la cassa di solidarietà antifascista. È stato doloroso ed emozionante ascoltare i genitori e i nonni di Maja T., vergognosamente estradata dalla Germania e ora detenuta in Ungheria in condizioni indegne. Maja deve essere subito riportata a casa", aggiunge Salis. Il dubbio che l'esponente di Avs sia stata eletta esclusivamente per perseguire il proprio interesse, è ormai una certezza. Certo, il fatto che sia stata candidata per uscire dal carcere di Budapest era un segnale chiaro, ma si ipotizzava che una volta a Bruxelles avrebbe almeno curato l'apparenza. Invece no. In quasi ogni sua uscita, Salis trova il modo di parlare del suo caso, invoca la liberazione degli imputati con le sue stesse accuse, in modo tale da continuare ad avere appigli per garantirsi l'immunità parlamentare, ora in bilico su richiesta dell'Ungheria. Lo fa con Gino e lo fa con Maja.
"Abbiamo ascoltato gli avvocati di Gino, ora detenuto a Parigi, e auspichiamo che la Francia risponda negativamente alla richiesta di estradizione rifiutandosi di collaborare con il regime autoritario di Orban in cerca di vendetta", ha infatti aggiunto l'europarlamentare. Carte in mano, l'Ungheria chiede di proseguire il processo, la richiesta di vendetta è una supposizione di Salis, che già in passato ha chiesto che nessun antifascista venga estradato, come se chiunque si dichiari "antifascista" abbia una sorta di patente di immunità. "Tutti hanno evidenziato l’urgenza di un nuovo antifascismo all’altezza della sfida che il presente ci impone. Una sfida sociale e politica. Una sfida europea, internazionalista.
Una sfida che dobbiamo avere l’ambizione, l’intelligenza e la determinazione di vincere. Che la solidarietà sia la stella polare a guidare il nostro cammino", conclude Salis. Parole che, se analizzate nel loro significato, restituiscono quelo che è il pensiero di Salis.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.