Sta per entrare sempre più nel vivo la stagione dell'influenza dopo l'approvazione da parte dell'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) di otto vaccini che sono già in commercio e della campagna vaccinale che ha già preso il via nelle regioni italiane. Spesso, però, durante la stagione si sovrappongono malanni e sintomi molto simili a quelli influenzali ma provocati da altri agenti patogeni: come fare a distinguere di cosa si tratta?
Come orientarsi tra i sintomi
Tranne il Covid considerato "trasversale" (quindi non immediatamente riconoscibile se non tramite tampone a causa della sintomatologia praticamente identica), c'è uno schema ideale che "parte dall'alto con influenza, metapneumovirus, virus respiratorio sinciziale. Poi ci sono 262 virus e alla base di tutto il rhinovirus che è quello che determina solo il naso chiuso, il raffreddore comune", ha spiegato il virologo Fabrizio Pregliasco interpellato dall'Adnkronos Salute. La difficoltà risiede dal punto di vista clinico perché è molto complicato anche tra gli esperti distinguerne uno dall'altro: per provocare a fare un minimo di chiarezza va detto che gli enterovirus sono subito esclusi perché "portano deviazioni verso i sintomi gastrointestinali".
Quando è influenza
È importante sapere che la stagione influenzale prenderà il via orientativamente tra fine ottobre e i primi di novembre per poi tenerci compagnia per tutto l'inverno e con appendici che spesso si verificano anche in primavera ma è ancora presto per sapere con esattezza come evolverà questa stagione. Di sicuro, quando abbiamo l'influenza si riconosce da tre chiari segnali:
- febbre alta dai 38 in su
- almeno un dolore muscolare (o articolare)
- almeno uno dei classici sintomi respiratori che si riconoscono con tosse, occhi rossi e naso che cola.
Quando si hanno insieme queste tre sintomatologie allora è influenza, "tutto il resto invece sono gli altri virus". In questo caso, però, il Covid rende le cose più complicate perché "può provocare sintomi molto simili, meno o più pesanti. Può essere di tutto, anche quella cosa banale che poi magari si evolve male nei soggetti più fragili. Rompe gli schemi del passato", sottolinea l'esperto.
Il fattore meteo
Per capire che tipo di agente patogeno ha preso di mira il nostro organismo dobbiamo orientarci, come detto, sia con il calendario ma anche con la meteorologia: in questi giorni di ottobre sono in giro i cosiddetti virus parainfluenzali perché la vera influenza inizia a circolare con vigore quando c'è un abbassamento delle temperature che dura nel tempo (non i consueti sbalzi caldo-freddo-caldo). In questo periodo si registrano in Italia fino a 200mila casi settimanali di contagi con gli altri classici virus di questa parte dell'anno ma che non sono l'influenza.
I sintomi del Covid
Come sappiamo, il virus arrivato anni fa da oriente ha ormai definitivamente cambiato pelle diventando un normale agente patogeno che ci tiene compagnia durante tutto l'anno. Non ci sono sintomi particolari ma con le nuove varianti si hanno forme "più blande in genere, anche se possono determinare alternativamente effetti pesanti. Ho visto anche giovani con ancora la perdita del gusto e dell'olfatto e invece anziani con niente di niente.
È tutto estremamente variabile ed è proprio ancora la forza di questo virus che continua così a diffondersi", sottolinea Pregliasco. Il Covid può benissimo manifestarsi senza febbre ma, come detto, può avere in tutto e per tutto i sintomi dell'influenza: per fugare ogni dubbio l'unico strumento efficace per distinguerli resta il tampone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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