Firenze - Avrebbero gonfiato notevolmente i prezzi di vendita dei farmaci commercializzati, ottenendo un indebito rimborso di oltre un miliardo di euro dal Servizio Sanitario Nazionale. È l’accusa rivolta dalla Procura della Repubblica di Firenze alla multinazionale Bristol Myers Squibb Italia, che avrebbe messo in atto la truffa assieme al gruppo Menarini. Nei confronti della società sono state effettuate oggi delle perquisizioni dalla Gdf.
Artifici e raggiri L’ipotesi degli inquirenti è che entrambi i gruppi industriali abbiano messo in atto comportamenti finalizzati ad ottenere, attraverso una serie di artifici e raggiri, l’inserimento nel Prontuario farmaceutico nazionale, di farmaci commercializzati sia da Menarini che da Bristol Myers Squibb, a prezzi notevolmente gonfiati rispetto al costo effettivamente sostenuto.
Oltre alle perquisizioni nelle sedi della multinazionale, gli uomini della Guardia di Finanza hanno notificato alla Bms il decreto di fissazione dell’udienza per l’applicazione di misure cautelari ai sensi della decreto legislativo 231 (divieto di contrattare con la pubblica amministrazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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