Un ragazzo russo di 26 anni nei giorni scorsi ha attraversato la frontiera con la Norvegia, chiedendo asilo politico a Oslo. Non si tratta però di un disertore del programma di reclutamento avviato da Mosca con la mobilitazione parziale proclamata a settembre.
Andrey Medvedev, questo il suo nome, ha invece combattuto in Ucraina per conto della Wagner. La società privata fondata da Prigozhin che sta aiutando il Cremlino nel suo sforzo bellico nel Donbass. Il ragazzo era quindi, secondo il racconto da lui fornito alle autorità norvegesi, uno dei contractors impegnati in Ucraina.
“Sono pronto a testimoniare sui crimini di guerra”
Così come raccontato su Ukrinform, Medvedev è un ex soldato dell'esercito russo. Di lui si sa che tra il 2017 e il 2018 ha subito un periodo di detenzione. Poi, spinto sia da ideali che dalla prospettiva di uno stipendio, nel luglio del 2022 si è arruolato tra le fila della Wagner.
Impegnato, come da lui dichiarato alle autorità di Oslo, nella regione di Lugansk, alcune settimane dopo il suo arrivo è stato nominato comandante di uno squadrone di assalto. Il contratto iniziale era di quattro mesi, poi poco prima del prolungamento Medvedev ha deciso di disertare.
Ha lasciato il fronte, ha raggiunto il territorio russo e qui si è rivolto a Gulagu, un'associazione per i diritti umani. Sarebbe stata proprio l'associazione a fornire a Medvedev sostegno e soldi per il viaggio verso la Norvegia. A confermarlo alla Bbc è stato lo stesso fondatore di Gulagu, Vladimir Osechkin.
Il motivo della sua fuga è da rintracciare nei crimini di guerra di cui Medvedev sarebbe stato testimone in Ucraina. Una volta varcata la frontiera con la regione norvegese di Finmark, le cui autorità hanno confermato il fermo del ragazzo russo per attraversamento illegale delle frontiere, l'ex combattente Wagner ha presentato domanda di asilo.
Le autorità di Oslo hanno nominato un avvocato, intervistato dalla Bbc. Brynjulf Risnes, questo il nome del legale, ha raccontato che il suo assistito è scappato dall'Ucraina per quanto visto durante i combattimenti. Tra i crimini elencati, diverse violazioni dei diritti umani e l'uccisione di disertori da parte del servizio interno della Wagner.
“In breve – ha dichiarato l'avvocato – il mio assistito si è sentito tradito e ha voluto andare via dall'Ucraina”. Adesso sarebbe pronto a testimoniare su quanto da lui visto e osservato durante i combattimenti nel Donbass.
La replica di Prigozhin
La stessa Bbc ha riportato alcune dichiarazioni di Prigozhin, il fondatore della Wagner, intervenuto su quanto detto dal disertore. Il “cuoco di Putin” (come spesso soprannominato) ha affermato che in realtà Medvedev è un mercenario norvegese di un'unita nordica di combattenti. E che si è distinto in Ucraina per “maltrattamenti sui prigionieri”.
In poche parole, Prigozhin ha smentito la
ricostruzione del ragazzo fermato in Norvegia e lo ha indicato come “soggetto molto pericoloso”. Uno scambio di accuse quindi, con sullo sfondo il primo potenziale caso di diserzione dalla società russa vicina al Cremlino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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