Massima allerta dell’esercito di Israele per l’attacco dell’Iran che appare imminente anche per gli Stati Uniti, ma proseguono le operazioni sul campo dell’Idf. Secondo quanto reso noto dal portavoce, nell’attacco aereo avvenuto ieri nella Striscia di Gaza è stato ucciso il ministro dell’economia di Hamas, Abd al-Fattah al-Zarìi. L’uomo in passato aveva lavorato come agente nella divisione manifatturiera dell’organizzazione terroristica, attiva per "aumentare le capacità di Hamas in materia di armi, anche scambiando informazioni con altre organizzazioni terroristiche in tutto il Medio Oriente".
Secondo quanto reso noto dall’IDF, Al-Zarìi avrebbe svolto un ruolo di primo piano nel dirigere gli sforzi di Hamas per prendere il controllo degli aiuti umanitari che entravano nella Striscia di Gaza, nonché nella gestione dei mercati controllati dall’organizzazione. L’esercito israeliano ha aggiunto che l’obiettivo ucciso era responsabile della distribuzione di carburante, gas e fondi per"attività terroristiche". La notizia è stata confermata anche da Hamas, ma il sottosegretario del ministero dell’Economia ha citato solo le “posizioni onorevoli” ricoperte, senza fare cenno ai ruoli militanti. L’attacco sarebbe avvenuto a a Deir al-Balah, nel centro di Gaza, e sarebbe stata colpita anche la madre di Al-Zarìi.
L’uccisione del ministro dell’economia di Hamas segue di poche ore un’altra importante operazione dell’IDF in Cisgiordania. L’esercito israeliano ha infatti ucciso in un attacco aereo il comandante militare di Tulkarem delle Brigate Izzadin al-Qassam, Sheikh Haitham Balidi: un raid mirato che ha colpito un veicolo, uccidendo anche altre quattro persone. L’attacco è stato condotto con un drone militare fra Zeita e Attil, a nord-est di Tulkarem, e secondo quanto reso noto da fonti israeliane la squadra eliminata stava pianificando un attacco importante nell’immediato futuro. Ma non è tutto: nell’operazione sarebbe stato ucciso anche Abdul Jabbar Al-Sabbagh, uno dei leader locali delle Brigate Al-Quds, l'ala militare della Jihad islamica.
Operazioni mirate, dunque, come quella del 31 luglio scorso in Iran per
eliminare il leader di Hamas Ismail Haniyeh. Il raid è avvenuto a Teheran, dove il numero uno del movimento terroristico palestinese si trovava dopo aver partecipato alla cerimonia di insediamento del nuovo presidente iraniano.
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