I cancelli automatici Faac finiscono alla Curia

Una multinazionale in portafoglio alla Curia di Bologna. Il proprietario della Faac di Zola Predosa, Michelangelo Mannini, ha deciso di lasciare tutto il suo patrimonio, comprese le quote di controllo dell’azienda, alla Chiesa felsinea. L’imprenditore - scomparso il 17 marzo, a 50 anni, dopo una lunga malattia - ha infatti disposto in questo modo dei propri averi nel testamento aperto giovedì. Colosso nella produzione dei cancelli automatici, la Faac ha chiuso il 2011 con un fatturato di 214 milioni di euro e può contare su 12 stabilimenti in Europa. La Curia, scrive Il Resto del Carlino, «ha già provveduto a nominare il suo rappresentante nel cda» dell’azienda di Zola Predosa, «l’avvocato Andrea Moschetti, stretto collaboratore dell’economo dell’Arcidiocesi». La diocesi bolognese userà i beni per beneficenza.

«Nel rigoroso rispetto delle leggi dello Stato - si legge in un comunicato - la Chiesa di Bologna utilizzerà quei beni, così provvidenzialmente pervenuti, conformemente alle indicazioni della dottrina sociale della Chiesa, alle norme del diritto canonico, alla prassi plurisecolare della sollecitudine verso le necessità della comunità umana, secondo il comandamento evangelico della carità».

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