La vita mediamente è fatta di notizie cattive, o false. Ogni tanto ce n'è una buona, subito esaltata dai media ma che alla distanza si rivela cattiva esattamente come le prime.
Ad esempio. Nei giorni scorsi a Treviso per risparmiare di più e inquinare di meno hanno introdotto gli «autobus a chiamata»: passano solo se tu prenoti la corsa, scaricando una seconda app rispetto a quella che devi usare per fare il biglietto. Ottimo per gli anziani, gli stranieri e i disabili. Per informazioni: andare sul sito complicazioninutili.it
A Roma invece in occasione del mese che celebra l'orgoglio Lgbtq debutta la metro arcobaleno. È un vagone decorato con i colori della bandiera rainbow, si chiama «treno dell'inclusività» e arriva esattamente come tutti gli altri convogli. In ritardo. Se arriva.
A Milano, infine, i biglietti di bus e metro sono diventati ricaricabili. Te ne danno uno che userai tutta la vita, così non si spreca carta. Però ogni volta che ricarichi una corsa ti danno la ricevuta di pagamento. Di carta.
In Italia viaggiamo orgogliosi sull'alta velocità della retorica green e arcobaleno.
Ma populismo per populismo spesso siamo ancora alle tradotte pendolari per quanto riguarda pulizia, scomodità, costi, ritardi e la presenza di «borseggiatrici e borseggiatori», così la parità di genere è salva.I politici lo sanno bene. All'italiano non interessa neppure più sedersi a destra o a sinistra. Si è abituato a stare in piedi aspettando chiunque gli prometta di migliorare il servizio.
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