Il camion impazzito sfonda tutto: il folle attacco dopo gli sgomberi

Un furgoncino si è schiantato contro il cancello dell'Azienda territoriale per la Casa del Piemonte Centrale e non si esclude l'attacco doloso

Il camion impazzito sfonda tutto: il folle attacco dopo gli sgomberi
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È mistero su quanto accaduto nel corso della notte a Torino, dove un furgoncino si è schiantato contro il cancello dell'azienda Atc di corso Dante, in centro città. Al momento dell'arrivo delle forze dell'ordine nessun occupante era presente a bordo, il che solleva sospetti sulla natura di quanto accaduto. Ovviamente, l'intera zona è presidiata da un sistema di telecamere le cui immagini sono in queste ore analizzate dagli investigatori allo scopo di ricostruire quanto accaduto. L'evento si inserisce in una situazione molto tesa a Torino, come dimostrano le dimostrazioni che si sono registrate nei giorni precedenti, con persone che passavano sotto la sede Atc e urlavano insulti contro i dirigenti. Motivo del contendere sono gli sgomberi che si stanno eseguendo nelle ultime settimane, con sempre maggiore intensità, contro gli occupanti abusivi che tolgono possibilità agli aventi diritto.

"Questo grave atto, che appare chiaramente come un attacco doloso, non deve essere in alcun modo sottovalutato. Siamo di fronte a un fenomeno allarmante che richiede una risposta decisa e immediata da parte delle autorità competenti", è la denuncia del presidente Atc, Emilio Bolla, che si è recato sul posto poco dopo l'incidente. "È fondamentale che vengano intrapresi tutti gli interventi necessari per garantire l'ordine e la sicurezza, non solo presso le nostre strutture, ma anche in tutto il territorio di competenza. La sicurezza delle nostre strutture e del personale che vi opera è una priorità assoluta e intendiamo adottare tutte le misure necessarie per proteggerle", si legge ancora nella nota. Bolla conclude che "l'agenzia non intende lasciarsi intimorire e proseguirà con determinazione nelle azioni di contrasto alle occupazioni abusive e a ogni forma di illegalità, a tutela di tutti coloro che vivono nelle case popolari".

Ovviamente, tutto è ancora nel campo delle ipotesi e dovranno essere gli inquirenti a determinare cosa sia accaduto, anche risalendo ai conducenti e agli occupanti della vettura. "Se davvero sarà dimostrato il collegamento tra quanto accaduto stanotte alla sede ATC e lo sprint degli sgomberi che abbiamo promosso in questi ultimi mesi, sarà finalmente chiaro a tutti che dietro l’abusivismo nelle case popolari si nascondono anche famiglie criminali pronte a ricorrere ad intimidazioni mafiose", spiega l’assessore alla Casa della Regione Piemonte, Maurizio Marrone.

Lo stesso, nella nota, ha ribadito che la Regione "non abbasserà la testa di fronte a nessuna minaccia e interverrà anzi con la prefettura per intensificare la liberazione degli alloggi ancora occupati, chiarendo a tutti che nelle case popolari l’unica legge in vigore è quella dello Stato. La mia solidarietà all’amministrazione dell’ente e a tutti i dipendenti".

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