La battaglia di Angelo Bonelli contro il Ponte sullo Stretto finisce al centro di azioni legali che sono state intraprese da chi reputa inammissibile la diffusione di una serie di "falsità" nei confronti di un'opera che invece avrebbe un grande valore strategico. La mossa arriva dal leghista Nino Germanà, che ha dato mandato all'avvocato Salvatore Silvestro di presentare un esposto nei confronti dell'esponente di spicco dell'Alleanza Verdi e Sinistra italiana.
Il senatore della Lega lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa in cui ha illustrato le motivazioni e i dettagli che hanno portato a percorrere la strada della denuncia che sarà depositata al Tribunale di Roma. Dal suo canto si potrebbero ravvisare possibili estremi di reato, come ad esempio la calunnia, nelle ripetute dichiarazioni che Bonelli ha pronunciato per portare avanti la sua crociata a scapito del Ponte sullo Stretto.
"Contro la disinformazione di Bonelli e di quanti agiscono come lui ho deciso di mettere fine a questa campagna di falsità", ha affermato Germanà. Che ha rivendicato la scelta di passare alla controffensiva e di cercare tutela nelle opportune sedi giudiziarie. Di recente il portavoce dei Verdi ha presentato un esposto per presunti problemi di trasparenza su un'infrastruttura del genere. Per il senatore della Lega non si può chiudere un occhio di fronte a chi, dal suo punto di vista, "dichiara falsità depositando addirittura all'autorità giudiziaria esposti basati su menzogne".
Il timore è che si possa così favorire "un pericoloso clima di odio e allarme sociale", il che si ritiene "penalmente perseguibile". Non a caso nelle prossime ore l'avvocato Salvatore Silvestro provvederà a depositare una circostanziata denuncia. In una nota Filiberto Zaratti, deputato dell'Alleanza Verdi-Sinistra, ha lamentato il fatto che querelare i deputati per le loro dichiarazioni nel corso dello svolgimento delle loro funzioni rappresenta "un atto autoritario e antiliberale che mina i principi fondamentali della nostra democrazia".
Germanà è stato accusato di non aver tenuto a mente l'articolo 68 della Costituzione (secondo cui i membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni). In realtà bisognerà vedere se il contenuto degli esposti presentati in Procura ricalca quanto dichiarato oralmente da Bonelli. Anche perché vanno scongiurati eventuali disordini sociali come avvenuto contro la Tav Torino-Lione in diverse occasioni.
Il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto è stato già approvato; ora è in corso la fase di presentazione delle risposte alle osservazioni richieste dal ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica. Ma il centrodestra ha le idee chiare e tira dritto: l'opera si farà. Con buona pace di Bonelli&Co.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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