Caos treni, parla Salvini: "Incendi dolosi e guasti. Ritardi? Più alti con Pd e M5S"

L'informativa del ministro dei Trasporti sulla situazione della rete ferroviaria nazionale: "Da anni la rete ferroviaria è oggetto di attacchi, ma l'Italia non si farà intimidire"

Caos treni, parla Salvini: "Incendi dolosi e guasti. Ritardi? Più alti con Pd e M5S"
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"Un'escalation preoccupante di eventi dolosi". Questo quanto denunciato dal ministro Matteo Salvini ha tenuto un’informativa urgente alla Camera dei Deputati sui problemi al traffico ferroviario registrato nelle ultime settimane. L'ipotesi sabotaggio appare sempre più concreta, come testimoniato dai numerosi episodi annotati negli ultimi giorni, basti pensare agli episodi sconcertanti in provincia di Padova e a Roma.

“Esprimo il mio e il vostro sostegno ai 92 mila dipendenti del gruppo Fs e agli uomini e alle donne delle forze dell’ordine, che ogni giorno sono impegnati in attività delicate e non meritano polemiche, insinuazioni e accuse che a volte ci sono sul loro operato. Voglio anche ringraziare il mezzo miliardo di viaggiatori che nel 2024 hanno scelto i treni del nostro Paese, una cifra record” ha esordito Salvini a Palazzo Montecitorio, ribadendo la volontà di “garantire trasporti efficienti e sicuri”. A tal proposito, ha annunciato la riapertura della linea ferroviaria del Frejus entro marzo. Tornando alle criticità della linea ferroviaria nazionale, il titolare del Mit ha rimarcato: “Una situazione che appare oggettivamente preoccupante su cui le istituzioni, a partire dal gruppo Fs, hanno reagito rapidamente. Quando ci sono dei disagi, la prima cosa da fare è scusarsi, come ha fatto Fs”.

Non lesinando frecciate a Renzi, tra i suoi più grandi detrattori, Salvini ha denunciato una “escalation preoccupante”: “Un grande Paese come l’Italia non si farà mai intimidire: da anni la rete ferroviaria è oggetto di attacchi. E lo ribadì un premier passato (Matteo Renzi, ndr), che nel 2014 parlò di un’operazione di sabotaggio contro le strutture ferroviario. Poi, come altre cose dette da quel premier, alle parole non seguirono i fatti. Io scelgo invece di fare parlare la realtà dopo gli approfondimenti delle ultime settimane. Abbiamo un quadro di incendi dolosi, espulsioni, guasti, rotture e problemi elettrici: episodi che si sono verificati con regolarità e che dopo le pubbliche denunce e gli esposti non si sono più verificati”.

Salvini è poi entrato nel dettaglio delle azioni contro le ferrovie italiane. "Il 28 novembre 2024 alle prime ore del mattino nella sede legale di Italferes Spa alcuni soggetti si sono indebitamente introdotti nell'area aziendale destinata a parcheggio scoperto provocando l'incendio di 17 veicoli aziendali e privati attraverso rapidissimo posizionamento di materiale infiammante" le parole del leader leghista: "A distanza di soli due giorni avviene un altro incendio doloso che provoca l'incendio di due carcasse di autovetture già in parte distrutte precedentemente. Nel 3 dicembre 2024 su alcuni blog di frange anarcoinsurrezionaliste è stato rivendicato l'attacco incendiario".

Poi, ha aggiunto il vicepremier, l'11 gennaio 2025 alle ore 7.11 "il Freccia 9515 a causa della disalimentazione della linea elettrica con rottura del filo e pantografo danneggiato. Per tale ragione è stata disposta la sospensione della circolazione tra le stazioni colpite". Salvini ha evidenziato che "le immagini dell'impianto di videosorveglianza hanno mostrato un soggetto esterno nell'area interessata al verificarsi della prima anomalia. L'uomo ripreso dalle telecamere si muoveva tra i binari dopo le scintille". E ancora: "In data 13 gennaio 2025 lungo la linea alta velocità Roma-Napoli alle 7.05 è stato registrato un guasto al deviatoio di Gricignano. In seguito all'intervento dei tecnici di Rfi è stato possibile immobilizare il deviatoio consentendo la graduale ripresa della circolazione. In data 14 gennaio è stata riscontrata la rottura della rotaia tra Valdarno Sud e Arezzo Nord. La circolazione è proseguita con prescrizioni dalle 9.20 alle 10.37. Sempre quel giorno nei pressi di Terontola si sono registrati tra le 14.02 gli scatti degli interruttori con perdita di controllo degli enti. Sempre lo stesso giorno si è riscontrata una disalimentazione alla linea di contatto tra Roma Termini che ha interessato tutte le linee ferroviarie".

Il 15 gennaio il gruppo Fs ha presentato un dettagliato esposto segnalando la possibile riconducibilità degli episodi ad attività volutamente mirate a colpire gli asset aziendali, ha proseguito Salvini: "In data 16 gennaio il personale Rfi addetto alla manutenzione della trazione elettrica di Mantova ha rinvenuto una catena antifurto per bici sulla fune elettrica della linea aerea". Un ulteriore attacco è stato registrato a Valdarno Sud, mentre il 18 gennaio è stata rilevata un'effrazione nei pressi di Roma Aurelia: "Alla luce di tutto questo è stata inviata dal gruppo Fs una comunicazione al servizio di polizia ferroviaria".

A proposito dei tanti attacchi sui ritardi, Salvini ha evidenziato che nel 2024, secondo i dati ufficiali, la percentuale di puntualità dell'alta velocità si attesta a quasi il 75 per cento. E non sono mancate le precisazioni: "Se il nocciolo della polemica è questo, mi permetto di segnalare senza nessun intento polemico che negli ultimi anni i risultati peggiori in termini di puntualità con molti meno cantieri aperti e molti meno treni circolanti si riferiscono al 2018 quando i ministri dei Trasporti erano prima del Pd e poi dei 5 stelle (68,8% di puntualità) e al 2020, ministro Pd e 70% di puntualità". Meno treni, meno cantieri ma più ritardi, ha aggiunto, ma "non mi sembra che in passato ci fosse una campagna di questo genere". Salvini ha poi voluto porre l'accento su un altro aspetto, quello della manutenzione straordinaria: "Nel 2023 abbiamo aumentato le risorse per questo capitolo a 3,3 miliardi. Un incremento rispetto al valore medio degli ultimi 5 anni che si attestava a 2,9 miliardi di euro. A questi si aggiungono circa 1,2 miliardi di euro che vengono contabilizzati ogni anno per la manutenzione ordinaria. In altre parole, stiamo lavorando perché questo Paese non può tollerare altri Ponte Morandi".

Nel mirino di Salvini è finito anche il segretario della Cgil Landini, il professionista degli scioperi. Il ministro dei Trasporti ha sottolineato che il settore quest'anno ha contato 626 scioperi, più di uno al giorno: "Per questo io sono intervenuto con la precettazione: per me la tutela dei lavoratori è sacrosanta ma anche quella dei viaggiatori è una priorità. Se ne farà una ragione chi invoca la rivolta sociale e chi ha convocato l'ennesimo sciopero per il prossimo fine settimana". Salvini ha aggiunto sul punto: "È pericoloso giocare sulle infrastrutture perché riguardano il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti.

Io sono determinato a rendere il Paese più moderno e credo nelle opere che stiamo portando avanti. Come dimostra il processo 'Open Arms' ho spalle larghe e non mi fermo se penso di lavorare per il bene dell'Italia".

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