
I ritornelli della sinistra, da qualche anno a questa parte, sono i medesimi. Il contrasto all’immigrazione irregolare? Una battaglia ideologica condotta solo dal governo di centrodestra, intrinsecamente (sempre secondo la narrazione ad hoc della sinistra) razzista. La questione dell’insicurezza nelle città? Una questione solo di “percezione”, come spesso ripetono i maggiori rappresentanti dalla gauche italiana. La sinistra perde il pelo ma non il vizio: seguire il dogmatismo della propria ideologia e chiudere gli occhi davanti alle richieste pragmatiche del cittadino. Oggi lo schema si ripete sul “pacchetto sicurezza” varato dal Consiglio dei ministri di ieri.
L'indignazione della sinistra
A finire sul banco degli imputati, oltre alla premier Giorgia Meloni in persona, è l’insieme dei provvedimenti che migliora la gestione dei reati nel Paese. Dalle pene più severe nei casi di resistenza a pubblico ufficiale, passando per la stretta varata sulle rivolte in carcere e le occupazioni abusive, fino alle sanzioni per i blocchi stradali, il governo ha voluto lanciare un segnale all’insegna dell’ordine e della sicurezza. Due questioni centrali che, ovviamente, non appassionano i maggiori rappresentati politici e mediatici della sinistra. Il coro degli indignati - avviato da alcuni esponenti dell’opposizione - aumenta i decibel questa mattina sui principali quotidiani “progressisti”.
L’Unità, avanguardia del carrozzone mediatico, spara il primo colpo: “Più carcere e meno sindacati – recita il titolo di prima pagina – come fai a non dire che non sono fascisti”. E infatti, con sprezzo del ridicolo, lo dicono eccome.“Le donne incinte – scrive Piero Sansonetti nel suo editoriale – potranno andare in prigione e potranno andarci anche i bambini”. Il Manifesto lo segue e urla: “Più armi e più galera, siamo sempre lì”. Il Domani, quotidiano diretto da Emiliano Fittipaldi, prova ad accelerare: “La faccia feroce del governo Meloni – è il titolo di prima pagina – Più armi e donne incinte in carcere”.
Il Fatto Quotidiano e Marco Travaglio non potevano esimersi e rilanciano: “Meloni inventa reati: galera a chi protesta”. Un riferimento ad uno specifico passaggio del disegno di legge che regolamenta gli interventi della giustizia in caso di blocchi stradali - lo strumento più utilizzato dagli eco-integralisti italiani ed europei – prevedendo una sanzione amministrativa a chiunque impedisce la libera circolazione. Finalmente, verrebbe da dire. Non per La Stampa di Torino che ci spiega, nell’editoriale di prima pagina, che il governo usa “la bava e le zanne”.
La smentita di FdI
L’intero armamentario degli indignati, però, non fa i conti con la realtà dei fatti. Il deputato di Fratelli d’Italia, Sara Kelany, prova a rimettere il dibattito sui binari del realismo: “Sconsiderata la lettura che le sinistre, per il tramite dei loro giornaloni, danno delle misure assunte oggi in CdM”. Il motivo è presto detto: "Accusano il governo di voler mandare le donne incinte e madri di piccoli in carcere, nulla di più falso. La realtà – spiega l’esponente della maggioranza - è che si permette, per chi è madre di figli da uno a tre anni di scontare la pena in istituti di custodia attenuata, in cui i figli possono essere accuditi, cosa che fino ad oggi non era prevista.
E prosegue: "Mentre per le donne incinte e mamme di figli fino ad un anno, nei confronti delle quali fino ad oggi non poteva essere eseguita la pena, si stabilisce che potranno essere applicate misure alternative alla detenzione,
come la detenzione domiciliare o in case famiglia o in case di cura e assistenza”. Poche parole, una sola certezza: la sinistra mediatica esce sconfitta dalla sfida verbale con il governo. Gioco, partita e incontro.
Non ti devi sorprendere se la sinistra "è sempre a favore dei delinquenti": la sua "mission" storica è distruggere la società occidentale e la distruzione anche della "convivenza civile" tra cittadini e per i cittadini ne è una logica, inevitabile, conseguenza.
casa libera per tutti, ma soprattutto bollette gratis
Anziché inasprire le pene per le aggressioni ai CITTADINI,
sono state inasprite le pene per tutelare le forze dell'Ordine /sicurezza,
già sufficientemente tutelate. Sono decenni in vigore le norme a loro tutela.
La prego..... se non fosse tragico, lei verrebbe seppellito da una risata.
Certo dovrei fare una complessa indagine all'ANSA e all'archivio storico dei mass media.
C' é stato qualche caso anche di violenza verso leF.O/S. Ma sanno rispondere.
Nella quasi totalità si é sempre parlato e raccontato di aggressioni, stupri e violenze ai cittadini. In tutte le agorà di discussioni non é mai emerso come nucleo centrale la fragilità delle forze di sicurezza, che surrettiziamente é stato inserito nel ''pacco''.
Guardare storto non è un reato.
A meno che Lei conosca meglio di me qualche mondo sul pianeta, o nei racconti delle favole , dove le forze dell'ordine, quando devono fermare, controllare o arrestare dei delinquenti,vengano accolti con un mazzo di rose o con il normale galateo.
La sinistra non è interessata al benessere della società ma al benessere di quelli che producono danni, caos e disordine. Così le persone rimarrebbero impegnate ad affrontare questa miserabile quotidianità.
Ma mi facciano il favore...Se queste misure funzionano ma non sono suffucienti, grazie di aumentare la dose
Chi sa fa chi non sa insegna. Es a sx mi pare che ultimamente i prof siano molti.
Piazze piene? Perchè, allora, è stata scelta piazza del Popolo anzichè San Giovanni? La prima è una piazza abbastanza piccola non opportuna per le "adunate oceaniche" che la sinistra, tradizionalmente, riesce ad organizzare (anche reclutando anziani pensionati se serve -come oggi) e per un sindacato come la CGIL non utilizzare San Giovanni non è un gran risultato. E poi, le piazze piene lasciano il tempo che trovano: "piazze piene urne vuote" è da sempre il vostro problema.
Dalla parrucchiera e dalla sarta "che ti sparano quel che vogliono per un taglio e per un orlo" ci si può anche non andare o andare di meno E COSÌ ti rimangono più soldi nel borsellino onde NON richiedere mutui onerosi o meno onerosi alle banche che, pertanto, sarebbero scoraggiate a fare tanto le furbe. Tutto il tuo ragionamento nasce dalla "pretesa" di avere molte cose -non dico tutte, voglio essere ottimista e non troppo malizioso- "gratuitamente", non certo a caso vocabolo preferito di e per il quale Giuseppi passerà alla storia.