“Un grande partito unico conservatore”. Il sogno di Silvio Berlusconi, fin dalla sua discesa in campo nel 1994, potrebbe diventare presto realtà. A fronte di un’opposizione sfibrata al suo interno e divisa all’esterno, il centrodestra unito raccoglie la maggioranza dei voti e guarda con ottimismo ai prossimi cinque anni di legislatura. Gli ostacoli, inutile nascondersi, sono diversi ma l’obiettivo di lungo termine potrebbe essere condiviso: un partito unico conservatore che riesca a tenere insieme le tre diverse anime del centrodestra italiano.
Il grande partito conservatore
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, potrebbe fare da apripista. Raggiunto dal Corriere della Sera, le parole del braccio destro di Giorgia Meloni sono concilianti: “È proprio questa maggioranza – spiega Crosetto –che potrebbe diventare un grande partito conservatore”. Un partito che rispecchi il partito conservatore britannico oppure sulla falsa riga del partito repubblicano americano.
Un partito, insomma, che porti con sé un duplice obiettivo: coniugare le tre posizioni del centrodestra e rafforzare il sistema bipolare italiano. Un traguardo ambizioso. La solidità della maggioranza, a dispetto di alcune ricostruzioni, gioca a favore dell’ipotesi partito unico: “Nessuna rischio – assicura Crosetto –L’asse è tra FdI, Lega e FI. Con Salvini ho un rapporto straordinario, umano e politico. La collaborazione tra Difesa e Mit non è mai stata così positiva”.
Gli auguri al Cav
Lo stesso si può dire con il numero uno di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Dopo aver passato la sua decima giornata di degenza all’ospedale San Raffaele di Milano, il quadro resta stabile. Il ministro Crosetto rinnova i suoi più sentiti auguri di pronta guarigione: “A Berlusconi auguro di riprendere presto le forze e tornare ad essere il leone che è. Inoltre – scherza il ministro – come gli ho fatto sapere attraverso Marta Fascina, intendo riscuotere il suo ultimo invito a pranzo”.
“Forza Italia – continua il ministro –è Berlusconi. E in Italia ci sono molte più persone che gli vogliono bene di quelle che gli vogliono male”. Nessun riposizionamento, nessun capovolgimento di fronte: la maggioranza è decisa a tirare dritto, senza preoccuparsi dei bisticci centristi tra Matteo Renzi e Carlo Calenda e, soprattutto, senza preoccuparsi degli attacchi strumentali dell’asse Pd-5stelle.
La conquista del "centro"
Le praterie del cosiddetto “centro moderato”, famose sui giornali, un po' meno nelle volontà degli elettori, sono già occupate. Da una parte Forza Italia, partito moderato per eccellenza, dall’altra potrebbe aggiungersi Fratelli d’Italia: “Non c’è bisogno del centro – ribadisce il titolare della Difesa – Fratelli d’Italia deve occupare, dimostrandosi sempre più aperto e inclusivo, anche il centro”.
Archiviato il caso, o meglio, il caos Terzo Polo, il partito di Giorgia Meloni potrebbe ambire a recuperare l’elettorato moderato. Una mossa che, in un colpo solo, potrebbe mettere a dura prova sia il nuovo Pd di Elly Schlein sia i penta stellati targati Giuseppe Conte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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